Tav, scontro su Virano

Alla riunione si parlera' dei carotaggi

Ferrentino: «Fa politica, oggi lasciamo l'Osservatorio».

Ghigo: posizione strumentale, pensano già alle scadenze elettorali

 

di Maurizio Tropeano da La Stampa on-line del 15/9/09 – Cronaca di Torino

 

Oggi i due esperti che rappresentano la Comunità Montana della Bassa Valsusa usciranno dall’Osservatorio della Torino-Lione. La decisione è stata presa ieri sera dalla maggioranza dell’assemblea dei sindaci dopo che il presidente del tavolo tecnico, Mario Virano, ha deciso di non stralciare dall’ordine del giorno del tavolo tecnico i punti relativi al programma dei carotaggi, e alla presentazione del progetto preliminare del tunnel geognostico di Chiomonte. La scorsa settimana in un colloquio telefonico il commissario della Comunità Montana, Antonio Ferrentino, aveva sollecitato un «atteggiamento di cautela» in attesa di conoscere la posizione del governo sul rispetto degli impegni presi con gli enti locali che prevedono lo stanziamento di 200 milioni per il nodo di Torino.


Virano, però, ha deciso di andare avanti ribadendo anche la necessità di far rientrare la realizzazione della Torino-Lione all’interno della legge Obiettivo. Due decisioni che secondo Ferrentino «fanno ritornare indietro l’orologio all’inverno del 2005 e agli scontri di Venaus». Quell’anno tra il 6 e l’8 dicembre sindaci con la fascia tricolore, consiglieri comunali e migliaia di persone si scontrano con le forze dell’ordine per impedire l’avvio dei lavori del cunicolo esplorativo allora ubicato a Venaus. Il 9 dicembre a Roma il governo Berlusconi decise di stralciare la Tav dalla legge Obiettivo e di dar vita all’Osservatorio e di riaprire un confronto con gli enti locali.


Da allora l’Osservatorio, però, si è riunito 100 volte. E’ il 30 luglio del 2009 quando il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, annuncia a Torino l’avvio dei sondaggi entro l’autunno e assicura la volontà del governo di stanziare 200 milioni per il nodo di Torino. Spiega Ferrentino: «Da allora nessuno ci ha contattato e non abbiamo avuto più notizie sui fondi. Purtroppo Virano ha assunto un ruolo politico trasformandosi da un tecnico super-partes ad interlocutore di parte che ha scelto di non confrontarsi con il territorio. Non possiamo che uscire dall’Osservatorio».


E così i tecnici Andrea Debernardi e Angelo Tartaglia oggi diranno addio al tavolo tecnico. Ancora Ferrentino: «Se non ci saranno fatti nuovi non potremmo che prendere atto dell’impossibilità di continuare il dialogo e della scelta del governo di affidarsi al ministero dell’Interno». E aggiunge: «Se vogliono il ritorno allo scontro se ne assumeranno tutte le conseguenze».


Non la pensa così Enzo Ghigo coordinatore regionale del Pdl: «Sulla questione dei fondi il ministro si è impegnato di persona e non ci sono motivi di dubitare della sua parola. Detto questo, però, mi sembra che la presa di posizione di Ferrentino sia strumentale e legata alle prossime scadenze elettorali che lo vedrebbero in corsa per la presidenza della nuova comunità montana o per la guida dell’Agenzia per la realizzazione delle opere complementari alla Tav». Conclude: «Il confronto c’è stato e non è possibile che la volontà di pochi blocchi lo sviluppo dell’intera valle».