E Trenitalia fa sapere: «Se volete i treni pagateli»

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 18/9/09 – pag. 4

 

Mentre il governo, come quelli precedenti, promette di potenziare il servizio ferroviario passeggeri lungo la linea della valle di Susa, Trenitalia fa sapere che questo è impossibile. A meno che la Regione non paghi 31 milioni di euro.

 

Così la querelle tra l'Ad delle Fs Mauro Moretti e la Bresso sullo stato terri­bile delle nostre ferrovie e dei nostri treni e la ferma volontà della Bresso di togliere alle Fs la gestione dei treni locali, fa scattare la prima rappresaglia. Di fronte alla richiesta del­l'Agenzia per la mobilità di istituire già per il 2010 l'orario cadenzato potenziando l'offerta di treni per i pendolari della valle e della cintura ovest (una decisione condivisa dall'Os­servatorio), Trenitalia ha risposto che se si vuole il servizio potenziato si devono sborsare i soldi.

 

Con una lettera a firma del direttore della divisione regionale passeggeri, Claudio Teli, che chiude le porte a quella che sembrava una precisa volontà del governo, Trenitalia parla, appunto, di un costo complessivo di 31 milioni che sarà maggiorato di altri 10 per effetto dell'inflazione. Il costo enorme sarebbe imputabile alla necessità di aumentare di oltre un terzo la "produzione" di treni per chilometro. Cioè Trenitalia deve aggiungere treni, personale e costi di esercizio. Inoltre si fa presente che non c'è sufficiente materiale rotabile (locomotive e vagoni) e si fa capire che Trenitalia non ha nessuna intenzione di spostare treni da altre linee.

 

«Un atteggiamento incomprensibile - afferma irritato Giovanni Nigro, presidente dell'Agenzia per la mobilità - Di fronte a una richiesta del genere come si fa a parlare dì volontà di potenziare il servizio passeggeri nell'area metropolitana?».

 

Ma dalle ferrovie arrivano anche segnali concilianti. Si avvicina infatti la progettazione della nuova linea ferroviaria per l'ospedale San Luigi di Orbassano, la ferrovia metropolitana 5. Del progetto che prevede le fermate alla futura Città della salute e al futuro Capitol, per ora partirà solo l'attestamento finale vicino all'ospedale con il movicentro. L'opera verrebbe realizzata da Rfi che utilizzerebbe 10 milioni da quelli promessi dal governo per il Sistema ferroviario metropolitano. La progettazione viene pagata all'interno delle opere di compensazione dell'inceneritore. Al via libera per la progettazione manca ancora qualche passaggio con Rfi e con la Provincia, oltre che il parere del Parco del Po che ha sotto tutela una parte dei terreni che ser­viranno per il movicentro. Il progetto prevede l'attestamento dei treni oltre la strada provinciale Rivalta-Beinasco, un parcheggio di interscambio, e una linea di navette continue per il San Luigi con corsia preferenziale.

 

Per gli altri progetti del Sistema ferroviario metropolitano bisogna, come è noto, attendere lo stanziamento promesso dal governo: 200 milioni a cui si aggiungono 100 milioni già messi a bilancio dalla Regione. Questi soldi servono per realizzare il collegamento con Caselle sotto corso Grosseto, per il completamento della tratta Zapata-Dora, per il collegamento tra le stazioni Dora del passante e della Torino-Ceres, più 80 milioni per il materiale rotabile. A questi si aggiunge la richiesta di usare i 52 milioni promessi dall'Unione europea per eliminare il collo di bottiglia di Torino, che l'Agenzia vorrebbe spendere per potenziare il tratto Porta Susa-Porta Nuova.