SONDAGGI TAV: INIZIA LA BATTAGLIA LEGALE
I proprietari dei terreni stanno ricevendo gli avvisi dalle Ferrovie. La Comunità montana annuncia un «ricorso collettivo» al Tar

 di Massimiliano Borgia, da Luna nuova n. 89 del 7/12/2004 

Arriveranno tutte questa settimana. Le prime raccomandate di Rfi per l'occupazione dei terreni in vista dei sondaggi geognostici del Tav sono state recapitate venerdì: le altre arriveranno appunto in questi giorni. Sono intestate Rfi anche se i sondaggi li ha commissionati Ltf, perché la società italiana è "stazione appaltante" anche per la tratta Bruzolo-St.Jean de Maurienne. In pratica i proprietari hanno ricevuto l'avviso che Ltf ha richiesto l'emissione del decreto di occupazione dei terreni e che hanno sette giorni per presentare osservazioni. Per la Comunità montana i proprietari potranno presentare ricorso al Tar solo dopo l'emissione del decreto. Visto che si prevede il ricorso in massa al Tar, è verosimile che le prime trivellazioni avvengano non prima di due o tre mesi. Ltf dice, infatti, di non volere forzare la mano in presenza del palpabile clima di ostilità che circonda questi carotaggi. E smentisce seccamente che i sondaggi siano già iniziati.

Intanto il fonte istituzionale anti-tav prepara le contromosse. La Comunità montana ha fatto preparare dal consulente legale Roberto La Macchia una lettera che deve essere soltanto firmata dai proprietari e spedita entro sette giorni a Rfi. Nella lettera si ricorda una sentenza del Consiglio di stato che ridimensiona il decreto legge che permette l'occupazione dei terreni. In pratica i tecnici di Ltf potrebbero soltanto entrare nei terreni per rilievi dei suoli, ma non potrebbero installare trivelle e bucare il terreno. Fin qui solo le lettere, ma Ferrentino annuncia da ora anche il ricorso collettivo al Tribunale amministrativo: pagherà la Comunità montana.

Invece proseguono le "misure in bianco", come vengono definite in gergo tecnico, commissionate da Ltf nei comuni di Susa, Venaus, Novalesa, Giaglione e Mompantero. I monitoraggi su aria, acqua, terreno, fauna e flora servono a rilevare la situazione ambientale prima dell'inizio dello scavo del tunnel di Venaus. I mezzi mobili di rilevamento, contestati dai comitati anti-tav, sono stati obbligati in alcuni casi a spostarsi dalle piazzole comunali in cui erano stati parcheggiati. Sono della società Fenice, che ha vinto l'appalto di Ltf. I dati verranno elaborati sotto la supervisione dell'Arpa. Per Ferrentino, così come sono fatti, devono cessare. «Non possono essere eseguiti da chi è pagato da Ltf - commenta - Non si può essere controllore e controllato nello stesso tempo». Intanto Rfi, venerdì scorso in una riunione in Regione, ha annunciato una campagna di informazione sui mezzi di comunicazione per spiegare le ragioni del progetto della Torino-Lione, mentre ieri il sindaco di Torino ha firmato a Lione un protocollo con il sindaco della città e quello di Barcellona che prevede anche di riprendere l'azione di lobby europea a favore della linea ad alta capacità.