Torino-Lione torna in legge obiettivo Voto dei Comuni ma decide il Cipe

Matteoli e il commissario Virano d'accordo: si alla conferenza sul preliminare ma sarà consultiva

 

di Maria Chiara Voci da Il sole 24 ore del 10/8/09 – pag. 2

 

La   Torino-Lione potrebbe ritorna­re in legge obiet­tivo, ma con una serie di passaggi del tutto innovativi che garantisca­no la massima partecipa­zione degli enti locali.

 

L'ipotesi è stata avanza­ta nel corso dell'ultima vi­sita a Torino del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, che il 31 luglio ha partecipato alla riunione numero 100 dell'Osservato­rio tecnico guidato da Ma­rio Virano.

 

«L'idea - commenta Mario Virano - che dovrà comunque ancora essere approfondita e vagliata an­che con gli amministratori locali, potrebbe essere quel­la di tornare alla Legge Obiettivo secondo una mo­dalità innovativa capace di integrare il processo deci­sionale con il confronto con i territori attraverso gli strumenti straordinari già attivati, quali il Tavolo po­litico di Palazzo Chigi e l'Osservatorio tecnico. In questo modo si potrebbero sfruttare le potenzialità del­la Legge in termini di sem­plificazioni e garanzie di finanziamento dell'opera, integrando però l'iter ap­provativo con le misure di dialogo fin qui messe in campo e non previste, ma neppure escluse, dalla nor­mativa».

 

L'iter sperimentale potrebbe già partire dal pro­getto preliminare con l'in­troduzione della Via e di una conferenza dei servizi, non previste, ma neppure vietate dalla Legge. La stes­sa conferenza dei servizi potrà concludersi con la maggioranza dei pareri (an­ziché l'unanimità) anche se toccherà comunque al Cipe dare il via libera defi­nitivo al progetto, ma non prima di aver esaminato tutte le istanze che arriva­no dal territorio e che lo stesso ministero delle Infra­strutture si impegnerà a portare alla discussione.

 

La riflessione sull'iter della Torino-Lione arriva alla vigilia dell'avvio di quella che è stata definita "la terza fase" dell'opera, cioè lo sviluppo della pro­gettazione, in maniera uni­ficata fra Ltf e Rfi, sotto la governance dell'Osservato­rio tecnico che si riunirà ogni mese non solo con una funzione informativa, ma anche per affrontare con i sindaci e i rappresen­tanti della Valle le criticità e le potenzialità che via via emergeranno. «A luglio di un anno fa - ha detto il ministro Matteoli - dichiarammo chiusa la prima fa­se e annunciammo l'avvio della seconda, quella di ascolto delle istanze del ter­ritorio. Oggi sì passa alla fase operativa del progetto preliminare che sarà pron­to per la primavera 2010».

 

Il ministro ha quindi annunciato che il prossimo autunno partiranno i primi sondaggi in Valle a cui se­guirà all'inizio del 2010 l'avvio dei lavori per il tun­nel geognostico della Mad­dalena. Una tempistica che ha provocato già le prime alzate di scudi degli ammi­nistratori locali, che lamen­tano anche il mancato stan­ziamento da parte del Go­verno dei fondi per il poten­ziamento del nodo di Tori­no (200 milioni che si ag­giungerebbero ai 100 mes­si a disposizione dalla Re­gione e che saranno, secon­do il ministro, inseriti nella prossima Finanziaria). «Che i sondaggi creino pre­occupazione - getta però acqua sul fuoco Virano - è normale. Oggi però i pre­supposti sono molto diver­si. Non ci sarà nessun sot­terfugio. Daremo ai caro­taggi la massima pubblici­tà, comunicando via via do­ve verranno fatti, come e a che cosa servono».