28 Luglio 2008

 

La frase: "questo movimento riesce sempre a sorprendermi" è quella più giusta (raccolta ieri sera fra i partecipanti alla fiaccolata notav a Sant'Antonino di Susa), frase che bene rappresenta il clima, la gioia, la serenità ritrovata dopo tanta pioggia dei giorni precedenti.

 

Il clima temporalesco rappresentava bene gli umori di questo ultimo periodo. I giornali mettono l'accenno sul movimento spaccato e di certo buona salute non si gode fra gli articoli, i servizi televisivi, le dichiarazioni, le assemblee infuocate dove il Fare (presentato dalla Comunità Montana e dai suoi tecnici) veniva spiegato ai comuni mortali, i quali avevano la colpa di "non capire" la straordinaria occasione che tale progetto presentava. Per non saper leggere e scrivere basta vedere da chi è appoggiato: Virano in persona e tutto il Pd mobilitato per l'occasione compresi Bresso- Chiamparino- Saitta.

 

Così si arriva alla fiaccolata, nel paese dove il sindaco è Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana.

Nella stessa ora i sindaci riuniti rigorosamente a porte chiusissime (ma ormai siamo abituati) in Comunità montana partecipavano alla Conferenza dei sindaci organismo molto discusso e discutibile, ordine del giorno l'andata a Roma del giorno successivo, martedì 29 luglio, prima ricevuti nientemeno che dal presidente della Repubblica Napolitano e subito dopo a Palazzo Chigi per trattare e parlare di tracciati da Berlusconi e tutti i suoi ministri.

Brutta faccenda.

Occorre una risposta.

 

Si arriva così alla fiaccolata indetta come al solito in modo in po' disorganizzato. Temporali all'orizzonte, partenze per le vacanze, poco tempo per pubblicizzarla… niente faceva ben sperare in una massiccia partecipazione e invece…. incredibilmente il popolo notav ancora una volta ha risposto superando steccati e divisioni, ha risposto e si è presentato con la sua ricchezza, bambini e anziani, medici di base e parrocchiani.

Qualche maglietta diceva: Non nel mio nome.

Ed è quello che si è voluto dire con la presenza cinquemila persone.

Non nel mio nome. 

Chiara Sasso