Sale la tensione intorno ai sondaggi per la Torino-Lyon

(Cronaca a cura del Comitato NO-TAV Torino, dicembre 2004)

 

I Comuni continuano a mantenere una ferma opposizione ai sondaggi.

Ad Almese sono anche stati affissi in paese degli avvisi firmati dal sindaco:

"Questa civica amministrazione informa che non concederà la disponibilità di terreni comunali per l'effettuazione di sondaggi geognostici, in coerenza con la posizione del Consiglio comunale. Consiglia ai cittadini almesini, proprietari dei terreni, di adottare un comportamento analogo a quello del Consiglio comunale, ovvero non concedere la disponibilità dei loro appezzamenti alle imprese interessate all'effettuazone dei sondaggi"

 

LTF reagisce e scrive a tutte le amministrazioni che non danno accesso ai terreni, appellandosi alla legge che regola gli espropri (nel caso delle "grandi opere" pubbliche, la legge consente alle ferrovie -RFI per conto di LTF- di emettere un decreto di accesso senza consenso ai terreni; contro il decreto è possibile ricorrere attraverso il TAR). Qualora il contenzioso si avviasse nella generalità dei casi, si può prevedere che i 17 sondaggi programmati lungo la parte italiana della tratta internazionale (da Borgone su fino a Venaus)non riescano ad iniziare prima di Febbraio-Marzo 2005.

(Non si dimentichi che, per prepararsi ad ogni evenienza, su alcuni documenti LTF scrive: "nel caso in cui tali sondaggi non potessero essere  realizzati ,LTF è comunque impegnata a consegnare il progetto definito nei termini stabiliti ")

Intanto due privati di Venaus hanno invece già dato il loro benestare ad LTF: i loro terreni su cui dovrebbero effettuarsi i sondaggi sono situati sulle rive del torrente Cenischia, vicino al ponte romanico. Tali siti non risultano indicati sulla mappa dei sondaggi che LTF aveva fornito alla Comunità Montana: ciò può significare che la mappa non ha valenza, nemmeno indicativa, sulle zone che potrebbero essere interessate dalle trivellazioni.

Il presidente Ferrentino:" Quello è l'unico documento che ci avevano fornito; non dico che sia l'unico esistente, ma è l'unico che ci avevano messo a disposizione ed è un documento di un anno e mezzo fa. Ci avevano detto che si trattava di una prima indicazione, ma che sarebbero stati possibili spostamenti in fase di attuazione" Come è successo a San Didero, dove hanno trivellato sui terreni delle acciaierie: gli spostamenti possono evidentemente essere anche grandi.

La Comunità Montana ha offerto ai due privati cittadini di Venaus il supporto legale per recedere dall'accordo con LTF; l'idea è quella di chiedere ai Comuni di farsi punto di riferimento per tutti i cittadini che fossero contattati da LTF, per poi dare vita ad un'azione legale collettiva.

Sempre a Venaus da alcuni giorni stazionano inoltre due camper della ditta Fenice di Cascine Vica: affermano di effettuare prelievi per il campionamento della qualità dell'aria per conto di LTF (campagna di monitoraggio ambientale della val Cenischia per documentare la situazione precedente all'inizio dei lavori del tunnel). 

 

La Regione ha nel frattempo convocato una riunione del tavolo tecnico-politico sulla Torino-Lione (a cui i Comuni non partecipano più, per protesta), con all'ordine del giorno un "aggiornamento progettuale". La presidenza della Comunità Montana si informerà sulla natura di tale aggiornamento.

L'assessore ai trasporti Casoni, dal canto suo, preme perchè si inizino le trivellazioni al più presto anche per la Gronda (Settimo-Bussoleno)

 

Vari Comitati NO-TAV della valle e della cintura nord-ovest stanno organizzando serate in cui discutere con i cittadini sulle azioni da intreprendere per contrastare i sondaggi preliminari in programma; tutti questi incontri vengono qualificati come "Assemblea permanente NO-TAV" secondo la denominazione proposta in origine dal Comitato di lotta popolare di Bussoleno in occasione del tradizionale campeggio estivo 2004.

Le prime di queste serate si sono già svolte il 5 Novembre a Bussoleno ed il 3 Dicembre ad Almese; le prossime sono fissate per il 10 /12 a Venaus/Novalesa ed il 15 dello stesso mese a Pianezza.

Domenica 5 Dicembre, intanto, a Venaus un centinaio di manifestanti NO-TAV ha tenuto un presidio intorno ad uno dei camper della ditta Fenice dotati di centralina mobile per rilevare la qualità dell’aria, distribuendo volantini (Nulla passa inosservato sul nostro territorio) agli automobilisti di passaggio.

L'attività di informazione dell'opposizione popolare, dunque, prosegue e registra la nascita di due nuovi comitati NO-TAV negli ultimi 10 giorni: il "Comitato NO-TAV Alta Valle di Susa" (Mompantero) ed il “Comitato Santambrogese No Tav e Vigilanza Cave”. Quest'ultimo, oltre ad opporsi con azioni concrete al progetto della linea TAV/TAC Torino/Lyon, ha anche lo scopo di sensibilizzare la popolazione sul rischio che una delle cave non attive del paese possa essere utilizzata come deposito di materiale estratto per la costruzione della tangenziale di Avigliana e di progetti e per eventuali future gallerie della nuova linea ferroviaria in progetto Torino-Lione (riferimento progetto: deposito D12).