risposta all'articolo INCIDENTI, ORDINE PUBBLICO O PENTIMENTI? (La Stampa dell'11 luglio 2005  pag.40)

LETTERA APERTA AL SIGNOR LUIGI ROSSI DI MONTELERA
(pubblicata su Luna Nuova del 15/7/05)

 Il Signor Luigi Rossi di Montelera, Presidente Confindustria Piemonte scrive….e noi leggiamo.

Scrive sulla questione della costruzione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino Lyon…e noi,dietro le sue consuete frasi ad effetto, leggiamo il vuoto di analisi sia economiche sia sociali: “realizzazione urgente per l’economia e lo sviluppo……”, “per la vera e propria sopravvivenza della nostra area”.

Era più intelligente la canzone di Mina: “parole..parole..parole”.

Signor Montelera, uno sforzo: entriamo  nel merito della questione o entrarci dimostra che quest’opera non è necessaria?

Parliamo della TAV: inizialmente, molti anni fa, sostenevate che la nuova linea era vitale per i collegamenti  ad uso passeggeri per i quali era previsto un’aumento esponenziale  della domanda.

La realtà è un’altra: dal dicembre 2003  sono stati soppressi, per mancanza di utenza, i TGV che già collegavano Torino- Lyon utilizzando l’attuale linea ferroviaria.

Questo è un dato di fatto e non “parole…parole..parole..”.

Allora avete escogitato la TAC per il trasporto merci la cui domanda avrebbe avuto uno sviluppo esponenziale.

Ma vi siete mai interessati, mi rivolgo anche al suo collega Pininfarina, di programmazione del trasporto merci?

Avete mai speso una parola sullo scandalo dei treni dell’AFA che, già attrezzati per il trasporto dei TIR, hanno sempre viaggiato, fino all’incidente nel Tunnel del Frejus, praticamente vuoti?

No, occuparsi di reale pianificazione, parlare di contingentare il traffico TIR non porta utili economici.

La realtà poi è un’altra da alcuni anni il trasporto merci su TIR sui valichi del nord ovest non cresce anzi segna leggere flessioni; lo sviluppo esponenziale era stato calcolato sulle previsioni sbagliate di crescita del PIL nazionale  che è stato ben inferiore al previsto e per l’attuale fase di difficoltà dell’economia internazionale.

Perché Signor Montelera non parla di questi dati? Straparla solo di populismo (nostro). A questo livello, così volgare, potremmo liquidarvi con il termine di affarismo (vostro).

Ma ostinati cerchiamo il confronto.

Vorremmo però  una controparte di un certo livello: noi parliamo di collegamenti soppressi per mancanza di utenze e della necessaria revisione dei calcoli per lo sviluppo del trasporto merci, Lei afferma che “non possiamo rimpiangere i passaggi pedonali delle Alpi”.

Ma come ha fatto a ricoprire l’attuale carica di Presidente Confindustria del Piemonte ? Certo il Piemonte attraversa una brutta fase economica che…coincide con il suo mandato.

Presidente cosa pensa del fatto che sarebbe necessario smettere di buttare infinite risorse nel tondino, nel cemento armato e nel movimento terra, che garantisce un guadagno immediato, un po’ come le speculazioni finanziarie, ma nessuno sviluppo in prospettiva ?

Presidente cosa pensa del fatto che invece di trasformare la Valle di Susa ed il Piemonte in un corridoio di transito di merci prodotte altrove (dai Paesi che investiranno non nel tondino ma nella ricerca) per andare altrove, occorrerebbe investire nei settori innovativi e ovviamente nella ricerca soprattutto a sostegno del settore metalmeccanico e tessile che attraversano una congiuntura sfavorevole?

No, Lei non pensa, per lo più manca di rispetto verso la nostra Comunità e poi, gravissima provocazione che rimandiamo al mittente, vuole ridurci, con la sua lettera al Ministro degli Interni, ad un problema di ordine pubblico.

Non siamo e non saremo un problema di ordine pubblico: siamo una Comunità che chiede il rispetto del proprio territorio, che difenderà le proprie ragioni democraticamente ma con determinazione ed anche con   giuste  forme di opposizione: vuole un elenco delle incisive mobilitazioni popolari che sapremo,pacificamente, mettere in campo?

Le lasciamo il gusto della sorpresa.

Presidente si è accorto che non ho parlato delle ragioni di noi Valsusini ?

Di quelle cioè legate al nostro territorio ed alla qualità di vita a cui, come componenti di una Comunità Alpina giustamente aspiriamo.

Sarebbe fiato sprecato per Lei siamo solo terreno di conquista e di speculazione economica.

 Credo che sia Lei, e le Lobby economiche di cui tutela gli interessi, il vero problema di ordine pubblico di questo Paese.

Il tono della lettera è duro, eppure sono un mite; ma Lei deve capire che non può permettersi di straparlare e, soprattutto, provocare la nostra Comunità.

Il fatto di ricoprire una carica di prestigio non l’autorizza a mancarci di rispetto, anzi la obbligherebbe al rispetto della forma ed al confronto sui problemi reali delle questioni.

Ed è reale che l’attuale linea ferroviaria può, con contenuti investimenti economici nella necessaria innovazione tecnologica e con la riorganizzazione del traffico, farsi carico di una sensibile quota del trasporto merci.

Presidente, prima di parlare o scrivere rifletta e soprattutto si documenti.

 

 

 

                                       Giovanni VIGHETTI

                                       Via Calusetto 21 Bussoleno