Premessa a cura del Comitato NO-TAV Torino:

gli avvocati del Movimento NO-TAV stanno predisponendo una denuncia nei confronti degli agenti che hanno operato Domenica 3 Luglio a Maddalena di Chiomonte.

Contestano la versione data dalle forze dell’ordine degli scontri con i manifestanti: «Stiamo raccogliendo il materiale, foto, video e testimonianze, per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti», spiegano durante una conferenza stampa. I legali contestano sia la sequenza temporale dei fatti, sostenendo che sono state le forze di Polizia a lanciare preventivamente i lacrimogeni, sia il non rispetto delle regole d’ingaggio della polizia «che ha lanciato lacrimogeni potenzialmente pericolosi per la salute ad altezza d’uomo, oltre a pietre ed altri oggetti» hanno spiegato mostrando alcune foto. Le denunce che si configurano sono principalmente per lesioni e danneggiamento, e saranno presentate contro ignoti «Visto che non sarà probabilmente possibile individuare chi materialmente ha tirato pietre, danneggiato le tende e così via - spiegano gli avvocati - almeno vorremmo fosse individuato chi ha diretto le operazioni, al di là dei singoli episodi».

LACRIMOGENI: RICHIESTE DANNI

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 8/7/11 – pag. 3

 

Per i lacrimogeni sparati ad altezza d'uomo ci saranno richieste di risarcimento al ministero dell'interno. Il pool di avvocati costituito per difendere il movimento No Tav e per presentare i ricorsi contro progetti e occupazione dei terreni ha denunciato, ieri, in una conferenza stampa, presso i locali dell'ordine al Tribunale, il comportamento «al di fuori delle regole d'ingaggio» tenuto dalle forze dell'ordine domenica a Chiomonte.

 

Gli avvocati hanno fornito un indirizzo mail (segnalazionichiomontenotav@gmail.com) dove chiunque è invitato a segnalare circostanze e inviare materiali probatori (foto, video) che provino che la polizia ha utilizzato oggetti o dispositivi fuori ordinanza o che abbia utilizzato i dispositivi in modo non regolamentare.

 

Gli avvocati hanno anche annunciato ricorso contro l'ordinanza del Prefetto che prende possesso dei terreni della Maddalena ed esposti contro la sua esecuzione da parte della Questura. «L'ordinanza del Prefetto che è datata 22 giugno - osservano - non è stata portata a conoscenza entro un tempo congruo agli interessati (i presidianti e i proprietari dei terreni tra cui Comune e Comunità montana). Anzi è stata notificata a sgombero avvenuto. Poi, la Questura ha impedito agli aventi, diritto di accedere ai fondi». Altri esposti alla Procura riguarderanno «i danneggiamenti e i trafugamenti nelle tende dei presidianti».

 

Intanto, nell'udienza di 15 giorni fa Susa, gli avvocati hanno vinto un primo-round contro Ltf. L'ex direttore generale Polo Comastri non era autorizzato a rappresentare Ltf nella richiesta di risarcimento danni contro Perino, Vair e Bellone. Ora Ltf ha tempo fino a fine mese per indicare il presidente o un altro dirigente su delibera del Cda.