Da: Provincia di Torino – Collegamento ferroviario ad alta capacità Lyon-Torino

Studio di prefattibilità della tratta St Jean de Maurienne-Torino

(Prof. Ing. Alberto Chiaraviglio, Dott. Ing. Pietro Corrado Ferroglio, Prof. Ing. Sebastiano Pelizza)

Torino, Luglio 2000

Estratto dalle pagg. 19 e 20

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Dopo questa breve tratta all'aperto rientra in galleria per uscire a sud dell'abitato dì ViIlarfocchiardo e di qui proseguire, attraverso un'area boscata a mezza costa, fino all'altezza dell'abitato di S. Antonino di Susa.

A questo punto, rientrato in galleria, abbandona la Valle di Susa per dirigersi verso la Val Sangone, dove sbuca in prossimità dell'abitato di San Bernardino di Trana a sud della SP. 187.

7,4. Dallo sbocco in pianura fino al nodo dì Torino

Il tracciato prevede lo sbocco della galleria di attraversamento della Val di Susa alla Val Sangone in territorio comunale di Trana, in corrispondenza dell'abitato di San Bernardino, a nord-est dell'abitato stesso. In particolare l'uscita dovrebbe avvenire in prossimità del nucleo Baite Udritti ad un'altitudine compresa tra i 350-400 m s.l.m.

Successivamente è previsto un breve tratto in galleria artificiale con finestre che consentono una visuale sulla zona del parco naturale e dei laghi di Avigliana e poi un nuovo ingresso in galleria in prossimità della zona a bosco ceduo che di qui si estende fino a lambire i margini dell'edificato di Trana Si sottolinea comunque l'elevato pregio ambientale dell'intera zona compresa tra la strada provinciale 187 Trana-Giaveno e l'area a parco naturale dei laghi di Avigliana: si tratta di una zona su cui esiste un vincolo ambientale ai sensi della L 1497/39 che sia il PRGC de! Comune di Trana che il PTC fanno proprio. In particolare il piano territoriale provinciale individua un'area ancora più estesa sulla quale, in salvaguardia del pregio paesistico-ambientale, prevede che gli interventi di trasformazione siano subordinati alla redazione di un piano paesistico.

Dopo una lunga tratta in galleria la linea fuoriesce nel territorio comunale dì Villarbasse, anche qui solo per un breve tratto da realizzarsi in viadotto al fine di superare un avvallamento caratterizzato da un notevole abbassamento della quota altimetrica. La zona interessata è quella tra gli abitati di Sangano e Villarbasse con prevista intersezione della strada provinciale 184 e attraversamento di un'area boscata. Da questo punto fino alla zona libera tra gli abitati di Bruino e Rivalta il tracciato corre nuovamente in galleria per poi uscire definitivamente all'aperto da questo punto fino al suo innesto nello scalo di Qrbassano. Quest'ultimo tratto all'aperto presenta dal punto di vista ambientale alcuni problemi sicuramente meno pesanti di quelli che potrebbero venficarsi con altre ipotesi di tracciato.

Il fattore più impattante è rappresentato dall'attraversamento del Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po; l'impatto, però, risulta estremamente contenuto in quanto il tracciato, presentando un andamento principalmente in sinistra orografica del torrente Sangone, prevede un minimo numero di attraversamenti del torrente stesso e, per il breve tratto in sponda destra, un andamento prevalentemente in fascia di esondazione "C" del PSFF

Tracciato alternatrvo prevalentemente in sinistra orografica del torrente Sangone

La soluzione alternativa proposta prevede lo sbocco della galleria dalla Valle di Susa in territorio comunale di Trana, subito a monte dell'abitato di San Bernardino. Di qui prosegue in superficie intersecando una serie di aree per servizi e impianti, nonché alcune aree residenziali di completamento o nuovo impianto collocate ai margini meridionali del nucleo di S Bernardino. Sono presenti nelle vicinanze diverse aree ambientali di pregio di individuazìone sia da PRGC (tra cui il Giardino Botanico Rea) che da PTR e/o PTC (vale e dire il Galassino della "zona intermorenica aviglianese" e l'area vincolata ai sensi della legge 7497/39 della collina morenica di Rivoli-Avigliana che il PTCP individua come area di approfondimento con specifica valenza paesistica). A destra de! tracciato sono invece presenti diverse aree boscate caratterizzate principalmente da boschi cedui.

Subito a valle dell'abitato di San Bernardino, prima di rientrare in galleria, !a linea supera il torrente Sangone e passa tangente alla località "Belvedere" situata in destra orografica del torrente stesso.

Le aree attraversate sono in questo punto caratterizzate dalla presenza del PSFF, oltre che da macchie di bosco ceduo e da un'area residenziale di completamento. Entrato in galleria il tracciato passa sotto ad un'area di cava esistente a sud dell'abitato dt Trana.

Superato il comune di Trana la linea, rispetto alla soluzione precedente, si presenta quanto mai impattante; essa, infetti, fuoriesce definitivamente all'aperto, sempre in destra orografica del Sangone, in prossimità di alcune aree produttive consolidate presenti ai margini orientali del territono comunale. Di qui aggira da nord l'abitato di Sangano attraversando suoli agricoli dì 2" classe dì capacità d'uso, nonché aree boscate e di pregio ambientale presenti in prossimità del torrente Sangone alle cui sponde si avvicina nuovamente.

A valle dell'abitato di Sangano, dopo essere passato in sinistra orografica del Sangone, il tracciato prosegue all'aperto più o meno parallelamente al torrente toccando l'estremità meridionale del territorio comunale di Villarbasse e attraversando un'ampia area a bosco ceduo interessata, tra l'altro, dal PSFF oltre che rientrante nell'area sopra menzionata che il PTCP ha individuato come area di approfondimento con specifica valenza paesistica.

Dall'altezza dell'abitato di Bruino in poi il tracciato segue il corso del Sangone, passando più volte alternativamente in sponde destra e sinistra orografica, toccando i tenitori comunali di Bruino, Rivalta e Orbassano, ma sempre mantenendosi all'interno del PSFF e dell'area di approfondimento con specifica valenza paesistica. In corrispondenza dell'ingresso nel territorio comunale di Rivalta ricade inoltre all'interno del perimetro del Sistema delle aree protette della fascia fluviale del Po fino all'innesto nello scalo dì Orbassano a cui perviene dopo aver nuovamente attraversato il torrente Sangone.