Villarfocchiardo ricorda la sua posizione sull’alta velocità

 

di Monica Martoia da Luna Nuova del 10/3/09 – pag. 16

 

Villarfocchiardo - A pochi giorni dalla scadenza del bando per la progettazione della tratta preliminare della linea ferroviaria Torino-Lione, l'am­ministrazione comunale ha deciso di esprimere, durante una seduta di consiglio, la propria posizione in merito alla grande opera. «Il documento - dice il vicesindaco Emilio Chiaberto - che invieremo al sottosegretario alla Presidenza del consiglio e al ministro alle infrastrutture e trasporti, contiene una specie di riassunto delle delibere fatte dal comune di Villarfocchiardo a partire dal marzo 2003, a cui sono state aggiunte anche delle determinazioni inerenti gli "accordi " che non sono mai stati firmati».

 

«Considerando che, finora, non è stata attivata nes­suna delle misure previste a tempi brevi per migliorare il trasporto merci e quanto meno per migliorare quello passeggeri - continua Chiaberto - e nonostante i dati condivisi e pubblicati dall’Osservatorio sui flussi dei traffici merci (sempre più in diminuzione anche in consi­derazione dell'attuale crisi economica), è prevalsa la vo­lontà di realizzare comunque delle nuove infrastrutture senza tenere conto del rapporto costi-benefici, vogliamo ribadire che la realizzazione dell'ipotesi progettuale di Ltf comprometterebbe definitivamente la qualità della vita degli abitanti, lo sviluppo agricolo-commerciale-turistico, l'assetto idrogeologico e le falde acquifere del territorio di Villarfocchiardo».

 

A riprova di questo, il Consiglio ha citato ciò che la Regione ha specificato a proposito dell'ipotesi di costruzione, nel piano regolatore del paese, di un'area di terziario nella zona destra della ex-statale 25: «Non si ritiene accettabile - dice l'Ente - specie in rapporto agli attuali orientamenti della pianificazione regionale, la prospettiva di uno sviluppo arteriale dell'abitato lungo la strada regionale (ex statale 25), con relativo appesantimento della viabilità sovracomunale a servizio dell'intera valle e la compromissione di un' ulteriore por­zione di territorio dal carattere sostanzialmente agricolo e ancora inedificata». «Infine - continua il vicesindaco - i tecnici hanno terminato affermando che "Tutto ciò considerato e con l'intento di preservare i caratteri di naturalità della zona di accesso al Comune si ritiene indispensabile eliminare dalla Variante tale previsione e favorire in tal modo il completamento del tessuto po­sto nella zona ad essa prospiciente ": tutto ciò risulta decisamente in contrasto con l'opera Tav».

 

Nella delibera votata all'unanimità dai consiglieri, si legge infine della contrarietà ad avviare opere quali il tunnel geognostico, il tunnel dell’Orsiera ed il tunnel di base, che non sono prioritarie e indispensabili al miglioramento del servizio ferroviario, ma costose e difficilmente sostenibili per i bilanci dell'Europa, del­l'Italia e dei Comuni.