L’Osservatorio butta l’occhio sugli scenari valsusini

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 14/3/08 – pag. 3

I lavori dell’Osservatorio vanno avanti con riunioni ogni martedì per rispettare i tempi di consegna fissati entro il 30 giugno. Nodo di Torino e scenari territoriali vengono affrontati in parallelo con un'organizzazione del.lavoro che prevede un comitato di pilotaggio che riferisce poi alla riunione plenaria dell'Osservatorio. Al nodo di Torino, con il suo intricato schema di orari e tracce ferroviarie da determinare per poter prevedere la capacità massima di transito, lavora un gruppo tecnico coordinato dall'Agenzia metropolitana mobilità. A questo gruppo è demandato il compito di approfondire lo schema di esercizio dell'Agenzia e del trasporto locale-pendolare e del modello di esercizio proposto da Rfi per il traffico nazionale passeggeri e per il traffico merci utilizzando gli algoritmi matematici del modello Capres.

 

Questo lavoro è seguito costantemente da un Comitato di pilotaggio composto da nove membri dell'Osservatorio, che indirizza gli approfondimenti del gruppo di lavoro ed esamina i risultati parziali. Saltuariamente la seduta plenaria dell'Osservatorio fa il punto sul lavoro svolto da Gruppo di lavoro e Comitato di pilotaggio sul Nodo di Torino; come è successo proprio martedì scorso. La prossima settimana ci sarà l'aggiornamento sulle scelte tecniche di Rfi sul pas­sante ferroviario con sopralluogo sui cantieri.

 

Accanto al lavoro sul nodo di Torino l'Osservatorio sta iniziando l'esame degli scenari territoriali. Ufficialmente, per non mettere in imbarazzo i tecnici della valle di Susa, si tratta di "completamento del quadro conoscitivo": cioè si stanno semplicemente esaminando carte e conoscenze sul territorio così com'è, senza metterle in relazione con tracciati della Torino-Lione. Ma tra i No Osservatorio valsusini è serpeggiata nei giorni scorsi l'ipotesi che Virano abbia violato i patti con i sindaci e con Ferrentino, passando già all'esame degli scenari territoriali senza avere ancora concluso il Nodo di Torino.

 

In ogni caso, i tecnici della valle di Susa hanno mandato solo a partecipare a questo esame preliminare dell'esistente: per discutere dei contesti in cui si inse­rirebbe il tracciato dovranno avere il via libera dai sindaci. Per ora, comunque, si stanno esaminando gli studi territoriali di Regione e Provincia. In particolare è stata dedicata una particolare attenzione all' impatto del rumore, provocato sia dall'autostrada che dalla ferrovia Torino-Modane.

 

L'Osservatorio ha anche iniziato l'esame del paesaggio valsusino e della cin­tura, con il gruppo di lavoro che ha lavorato ai progetti di piani paesistici della Regione che hanno elencato gli elementi di spicco del paesaggio e la presenza di beni culturali e naturalistici. E' stato ascoltato anche Massimo Quaini autore di "L'ombra del paesaggio", che sta lavorando al piano paesaggistico della Liguria. Cosi come sono stati acquisiti gli studi territoriali condotti da Ltf. Su questo argomento l'Osservatorio ha molti esperti: membri che hanno proprio una formazione urbanistica e paesaggistica. Dopo Pasqua sarà la volta dell'esame delle condizioni generali dell'ambiente in valle di Susa puntando soprattutto sulle analisi dell'Arpa sulla qualità dell'aria