Mauro Bonaiuti

OBIETTIVO DECRESCITA

Edizioni EMI


Chi crede che una crescita esponenziale possa continuare all'infinito in un mondo finito è un folle, oppure un economista

Intorno alla decrescita l'interesse sta crescendo. Nel 2002 a Parigi c'è stato un grande convegno nel palazzo dell'Unesco, sul tema "Disfare lo sviluppo, rifare il mondo". Nel 2003 a Lione si realizza il convegno su "decrescita sostenibile".

Da questi convegni prende avvio questo libro i cui autori ci aiutano a sgomberare il campo da pericolosi fraintendimenti fino a farci scoprire che la decrescita è la strada non per la riduzione ma per un significativo aumento del benessere sociale. Ecco allora che la decrescita auspicata va intesa come una complessiva trasformazione della struttura socio-economica, politica e dell'immaginario collettivo, verso assetti sostenibili.

Il libro è suddiviso in due parti: Le ragioni della decrescita e i criteri della decrescita
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ISBN 88-307- 1392-9    –    pp.  160  –  Anno  2004 –   €  9,00

“Forse la cosa migliore per introdurre l'argomento è sgombrare il campo da alcuni possibili fraintendimenti, chiarendo subito cosa la decrescita non è: non è un programma masochistico-ascetico di riduzione dei consumi, nell'ambito di un sistema economico-sociale immutato. Come ha affermato più volte Latouche, parafrasando Hannah Arendt, non vi sarebbe nulla di peggio di una società di crescita senza crescita. È evidente che una politica economica incentrata su una drastica riduzione dei consumi creerebbe, data l'attuale struttura del sistema produttivo e delle preferenze, una drammatica riduzione della domanda globale e dunque un aumento significativo della disoccupazione e del disagio sociale. Non è questa, dunque, la prospettiva qui auspicata.

Il contributo di chi scrive - oltre a presentare una sintesi delle principali conclusioni della teoria bioeconomica di Georgescu-Roegen (e quindi del perché l'attuale sistema economico è ecologicamente insostenibile) - introduce in modo semplice, senza alcuna formalizzazione, un nuovo approccio sistemico al processo economico. Tale approccio consente di comprendere a fondo alcuni paradossi della società contemporanea, in particolare il paradosso dell'efficienza (nonostante gli incrementi di efficienza, i consumi di risorse aumentano sempre di più) e il paradosso del benessere (nonostante gli aumenti continui nei consumi di beni e servizi, il benessere tende a diminuire). Le risposte a questi paradossi ci condurranno inevitabilmente sulla via della decrescita. L'approccio sistemico mostra come sarebbe possibile - partendo da questa - innescare alcuni circoli virtuosi verso una società sostenibile, pacifica e conviviale.

I fautori della globalizzazione e dello sviluppo sostenibile hanno sempre risposto alle critiche degli ecologisti con una pluralità di argomentazioni, il cui fulcro teorico ruota attorno al concetto di progresso tecnologico. L'idea è quella secondo cui il progresso tecnico consentirà, come già avvenuto in passato, di oltrepassare i limiti, producendo di più con un minore impiego di risorse e di energia. Questa fiducia nella tecnologia è tanto più preoccupante in quanto è condivisa non solo dagli apologeti della globalizzazione, ma dall'intero arco delle forze politiche e persino da ampi settori del movimento ambientalista. Il saggio di François Schneider - come in precedenza quello di chi scrive - rovescia questa tesi e, sulla scorta di numerosi esempi, giunge a dimostrare come il progresso tecnico dia luogo a una sorta di effetto rimbalzo, e dunque a un inatteso aumento nei consumi dei più svariati generi di beni e servizi.”

Mauro Bonaiuti da oltre dieci anni si occupa di tematiche trans-disciplinari tra economia ed ecologia.
È stato tra i promotori del MAUSS (Movimento anti utilitarista nelle scienze sociali) e della RES (Rete di Economia Solidale) in Italia.

Ha pubblicato La teoria bioeconomica. La "nuova economia" di N. Georgescu-Roegen, Carocci, Roma, 2001 e la raccolta dei saggi bioeconomici di Georgescu-Rogen: Bioeconomia. Verso un'altra economia ecologicamente e socialmente sostenibile, Bollati Borighieri, Roma, 2003.

Insegna "Istituzioni di economia" all'Università di Modena e Reggio Emilia.