5 Ottobre, ore 22: il Governo sospende l’inizio del cantiere di Venaus previsto per la mattina successiva. Effetto, forse, anche della lettera che Chiamparino, Saitta e Bresso hanno inviato a Berlusconi: accetti di rinviare i primi sondaggi al 31 Ottobre e faccia tornare i suoi rappresentanti al tavolo della “Commissione Rivalta”; in cambio questa tratterà anche la questione del tunnel di Venaus, che finora non figurava nell’agenda dell’organismo tecnico multiparte (ma l’inserimento della galleria di Venaus ne modifica enormemente il mandato: si tratta dell’avvio dell’opera, non di un sondaggio a tutela della salute). Vedere la Delibera regionale DGR 69-1011 che il 3/10/05 ricostituisce la Commissione Tecnica, dopo il ritiro dei rappresentanti governativi.
[Nota del Comitato NO-TAV Torino]

Tav, lo stop dell´ultimo minuto

Alle 22 chiama Lunardi: i sondaggi sono rinviati

Dopo frenetiche trattative e una lettera dei vertici dei tre enti locali Roma ha accettato la tregua

Il prefetto Sottile ha avvertito il questore che ha bloccato l´invio di 900 uomini a Venaus per proteggere i tecnici durante i primi interventi

di Gino Li Veli da Repubblica del 6/10/2005 – pag. III Cronaca di Torino

Dopo un´altra giornata convulsa, intorno alle 22 si diffonde la notizia che in tanti attendevano: il governo ha sospeso l´apertura del cantiere del cunicolo esplorativo di Venaus per la realizzazione della Torino-Lione, in programma oggi. Di conseguenza, dopo un consulto con il prefetto Goffredo Sottile (sempre in collegamento con il Viminale), il questore Roberto Poli ha fermato l´invio in Val di Susa di un ingente schieramento (800-900 tra agenti e carabinieri) per controllare e vigilare sulla annunciata, massiccia partecipazione di amministratori e cittadini della Valle decisi a contestare, pacificamente, quello che appariva come una prova di muscoli. Oggi quindi niente tecnici della Cmc, la società incaricata di avviare i sondaggi a Venaus. Nella zona del cantiere ci sarà invece un´assemblea di sindaci e amministratori della Valle che dovranno confrontarsi con la svolta arrivata ieri sera, che di fatto rilancia la commissione tecnica guidata da Luigi Rivalta e sancisce l´avvio dei veri sondaggi tra il 31 ottobre e il 2 novembre.


Il ministro Lunardi alla fine si è lasciato convincere a non forzare la mano: un atto le cui conseguenze sarebbero state davvero imprevedibili. Dopo la presa di posizione di martedì dei capigruppo dell´Unione di Regione, Comune e Provincia che sollecitavano il rinvio al 31 ottobre, ieri pomeriggio sono intervenuti pure la presidente regionale Mercedes Bresso, il sindaco Sergio Chiamparino e il presidente della Provincia, con una lettera inviata a Silvio Berlusconi e a Lunardi. «Raccogliendo l´appello dei capigruppo dei tre enti da noi presieduti - hanno scritto- preoccupati dalla forzatura nell´avvio dei sondaggi esplorativi in Valle di Susa e dalle tensioni che da essa possono scaturire, conseguenti anche all´inopinata decisione di sospendere le attività della commissione tecnica presieduta da Luigi Rivalta, chiediamo al governo di aderire ad una proposta di mediazione che sarebbe accettabile anche da parte dei sindaci dei comuni interessati dall´opera affinché si avviino i primi sondaggi il 31 ottobre». Bresso, Chiamparino e Saitta hanno inoltre sollecitato la ripresa dell´attività della commissione Rivalta , «con la partecipazione dei rappresentanti del governo, di Ltf e Rfi. La commissione, nella prima riunione, deve affrontare la questione del tunnel di Venaus, finora mai valutata in modo che essa possa essere valutata nell´ambito della prossima pre-conferenza dei servizi a Roma». Dopo poche ore è arrivato il segnale, seppure in maniera ufficiosa: niente prova dei muscoli, oggi a Venaus non si apre il cantiere. E´ la vittoria della ragionevolezza, hanno subito commentato in molti. E´ la dimostrazione che a volte in politica può vincere il buon senso. E chi da sempre si è battuto per una onorevole mediazione tra le parti, su un tema tanto delicato come l´alta velocità, in fondo ha visto giusto.