Sommando i consiglieri regionali e della Provincia di Torino di DS e Margherita si arriva a 40.

Solo 15, tra questi, hanno sentito il bisogno di scrivere al trionfatore delle primarie dell’Unione: “ricordati di inserire tra le priorità del programma per le prossime elezioni la realizzazione della Torino-Lione”. Sono, probabilmente, i più arrabbiati per il risultato ottenuto da Pecoraro Scanio in Valle Susa (13% contro una media nazionale del 2,5% circa) grazie alle sue nette dichiarazioni contrarie al TAV e non hanno resistito alla voglia di questa “vendetta della maggioranza”.

Tra i firmatari della lettera a Prodi spicca la figura del solito Esposito, l’infaticabile onnipresente politico più “moderno” che abbiano i DS. Non a caso è capogruppo.

[commento del Comitato NO-TAV Torino]

 

L’APPELLO

"Caro Prodi, sulla Tav l´Ulivo batta un colpo"

 

di Paolo Griseri da Repubblica del 22/10/05 – Pag I Cronaca di Torino

 

Caro Romano, sulla Torino-Lione non farti condizionare da Pecoraro Scanio «che rappresenta una parte non maggioritaria della nostra alleanza, come dimostrano i risultati delle primarie».

 

La lettera è indirizzata a Romano Prodi ed è sottoscritta da quindici consiglieri di Ds e Margherita di Regione, Provincia e Comune e dal capogruppo dello Sdi in Provincia. Tra i firmatari Stefano Esposito, Davide Gariglio, Alessandro Altamura, Mauro Marino, Stefano Lepri, Rocco Muliere, Beppe Borgogno e Claudio Lubatti. La richiesta è quella di inserire la realizzazione della Torino-Lione tra le priorità del programma nazionale dell´Unione: «Si tratta - si legge nel testo - di un nodo irrisolto che ha visto finora l´accumularsi di difficoltà sempre crescenti mettendo a rischio lo sviluppo di intere aree strategiche». In particolare i firmatari sottolineano due esigenze: quella «dell´assoluta necessità di un´opera che condiziona lo sviluppo futuro dell´area torinese e dell´intero nord Italia» e quella «di sviluppare con le popolazioni locali un dialogo corretto». «In questi anni - si legge ancora - si è opposto al progetto un fronte vasto e variegato nel quale esistono frange estremistiche ma anche gruppi e singoli portatori di argomenti e preoccupazioni legittime». A questi gruppi si tratta di «garantire il pieno rispetto dell´ambiente e l´attenzione ai problemi del territorio». Contemporaneamente si tratta di evitare che «la proposta della coalizione di centrosinistra su questo tema sia il frutto di troppe voci tra loro in contraddizione compresa quella di Pecoraro Scanio».

 

Nelle scorse settimane le divisioni sulla realizzazione della Torino-Lione avevano spinto alcuni sindaci della val di Susa a ritirare il mandato ai tecnici della commissione Rivalta che sta tentando di mediare tra le richieste della popolazione locale e quelle dei sostenitori del progetto. Entro fine anno sarà in val di Susa Loyola De Palacio il commissario Ue per la Torino-Lione: «Intendo incontrare gli abitanti e ascoltare le loro critiche», ha detto De Palacio.