Memoria sul primo punto all'ODG nel Consiglio Comunale del  27 giugno 2006 a Lanslebourg, inviata agli organi di stampa

 

Unanimità in Consiglio Comunale a Lanslebourg

contro l'utilizzo della Carriére du Paradis per la messa a dimora dello smarino.

 

Il Comune di Lanslebourg, proprietario del terreno soggetto a vincolo naturalistico sul quale LTF ha progettato, senza proporre alternative, di far confluire i 6 milioni di metri cubi di smarino estratto dal lato italiano (tunnel di base e galleria Venaus - Bussoleno) si oppone all'utilizzo del sito per tale uso.

 

Nella cittadina francese, così come negli altri centri della Maurienne, dal 23 maggio scorso e fino alle ore 17:00 del 30 giugno, è consultabile il Dossier a corredo dell'Inchiesta Pubblica prevista dall'ordinamento francese per valutare l'opinione della cittadinanza locale (anche i Valsusini possono esprimere il proprio parere) nella definizione di pubblica utilità del progetto.

 

Gli 11 consiglieri comunali presenti, pronunciandosi sul dossier, hanno detto che lo stesso è assolutamente impreciso nella valutazione dei rischi perché gli elementi presi in considerazione non rappresentano la realtà oggettiva del sito e del territorio che lo circonda.

 

Jacques Finiels, capogruppo di minoranza, ha svolto una consistente relazione rilevando che nel dossier, per esempio, si riporta che al Moncenisio:

- il vento spira solo 19 giorni/anno: in realtà chiunque sia stato al colle anche solo una volta, sa che lì non passa giorno in cui non tiri vento.

- non c'è pericolo di dispersione delle polveri;

- non ci sono rischi di inquinamento delle acque;

- la presenza di abitanti e di attività umane, in particolare agricoltura e turismo, è pressoché nulla, etc.

Egli ha rilevato poi che il governo italiano ha autorizzato il deposito in territorio francese nella VIA (Valutazione Impatto Ambientale) presentata il 7 marzo 2003, senza informare la municipalità francese.

 

Guy Suiffet, consigliere di minoranza, ha evidenziato che il dossier si limita all'analisi del territorio francese, mentre il cittadino è chiamato ad esprimere una valutazione che forzatamente deve tener conto di un elemento esterno all'inchiesta: la natura e i rischi derivanti dal materiale proveniente dall'Italia.

L'inchiesta ha concluso, è incompleta e quindi inaccettabile.

 

Diversi consiglieri di maggioranza hanno espresso chiara preoccupazione sulla possibilità che il territorio del Moncenisio possa essere seriamente compromesso dall'uso della cava, pur in presenza delle rassicurazione di LTF, che per diversi motivi si sono rilevate insufficienti.

 

Il sindaco Jorcin ha affermato che la frase dello studio in cui si rileva che "il sito è favorevole alla dispersione degli inquinanti" è una implicita ammissione della preoccupante esistenza di inquinanti.

Fermo dunque il nò della comunità di Lanslebourg all'uso della Carriére du Paradis come sito di deposito dello smarino.

 

Si aggiunge quindi una complicazione ai progetti di LTF in Francia con riflessi di non secondaria importanza dal versante italiano, in aggiunta al recente smantellamento del cantiere di Venaus.

Silvio Tonda