Legislatura 14º - Aula - Resoconto stenografico della seduta n. 876 del 04/10/2005

SENATO DELLA REPUBBLICA

Interrogazioni con richiesta di risposta scritta

 

DONATI, ZANCAN

 

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti

 

Premesso che:

la realizzazione della "Linea ferroviaria Torino-Lione" è un progetto ritenuto strategico dal Governo e dal ministro Lunardi ed è incluso nella lista delle opere strategiche della Legge Obiettivo, così come previsto dalla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 21 marzo 2002). Il progetto preliminare della sezione internazionale, tratta "Bruzolo-Confine di Stato", è stato approvato dal CIPE in data 5 dicembre 2003, con un costo della parte comune "St. Jean de Maurienne-Bruzolo" quantificato in 6,957 miliardi di euro, mentre il 3 agosto 2005 il CIPE ha approvato, per un costo di 2,375 miliardi di euro, il progetto preliminare per la tratta italiana da "Settimo Torinese a Bruzolo";

il progetto è fortemente contestato dai sindaci della Valle di Susa e dell'area Ovest di Torino e dalle comunità montane della Valle di Susa e della Val Cenischia, nonché da numerosi cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, che hanno presentato studi ed osservazioni critiche che dimostrano l'inutilità odierna del nuovo tunnel di base ed il suo elevato impatto ambientale, proponendo, in alternativa, investimenti per l'adeguamento ed il potenziamento dell'attuale linea ferroviaria;

a seguito di numerose manifestazioni di protesta che hanno coinvolto migliaia di cittadini (come, ad esempio, quella del 4 giugno 2005, cui hanno partecipato circa 30.000 persone), nonché di un presidio pacifico che ha impedito l'esecuzione dei saggi di carotaggio e l'avvio del cantiere per il tunnel esplorativo di Venaus, la Regione Piemonte ha dato avvio ad una serie di colloqui interlocutori con i sindaci della Valle di Susa ed ha accolto le proposte avanzate dagli amministratori per una moratoria di tre mesi con la sospensione delle attività di carotaggio e dei lavori del cunicolo esplorativo, al fine di promuovere un tavolo di confronto con le comunità locali;

 

considerato che:

a seguito delle richieste della Regione e degli Enti Locali, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha istituito, con decreto n. 1286/segr. del 5 agosto 2005, una Commissione Istituzionale, composta dai rappresentanti del Ministero, della Provincia, della Regione, degli Enti Locali della Valle di Susa e della Val Cenischia, della RFI e della LTF, per l'esame delle problematiche relative agli aspetti di tipo trasportistico, ambientale, tecnico e sociale connessi all'opera;

la Preconferenza dei servizi del 20.09.2005 ha approvato i lavori della Commissione Tecnica e le determinazioni da essa assunte, comprendenti il programma complessivo delle valutazioni tecniche e l'individuazione delle indagini necessarie a valutare la presenza di rischi per la salute dei cittadini. Per dare corso a tali indagini su entrambe le tratte (nazionale ed internazionale) è necessario che RFI realizzi un modello geologico di superficie della tratta nazionale (finora mai fatta) che individui in superficie i siti dove sussiste la probabilità di presenza di materiali amiantiferi;

i Sindaci della Valle di Susa e della Val Cenischia hanno inoltre comunicato e confermato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di assumersi l'impegno, entro il mese di ottobre, di rappresentare alle Comunità Locali i contenuti dei lavori della Commissione Tecnica e di raccogliere osservazioni e proposte da illustrare in una nuova riunione della Preconferenza alla fine di ottobre, richiedendo, pertanto, al Ministero di dare disposizioni affinché la decisione sull'inizio dei lavori per i tre sondaggi sulla tratta internazionale, per cui esiste il modello geologico di superficie, sia successiva alla prossima Preconferenza prevista per fine ottobre;

 

tenuto conto che:

il Ministero, con nota n. 1379/segr del 26 settembre 2005, a fronte della richiesta avanzata dai sindaci della Valle di Susa di prorogare di alcune settimane il termine di avvio dei carotaggi, ha sospeso i lavori della Commissione, in modo del tutto arbitrario ed unilaterale e senza fornire alcuna motivazione sulla propria decisione;

secondo il Ministero, a sollecitare l'accelerazione dell'avvio dei carotaggi sarebbe stata una lettera del direttore generale della Direzione Generale Trasporti della Commissione Europea, Francois Lamoureux, dove si preavvisa il Governo italiano e quello francese che, se entro la fine dell'anno non saranno iniziati i lavori del tunnel di Venaus, l'Unione Europea chiederà indietro ai due paesi i 40 milioni stanziati nel 2003 (articolo pubblicato su "La Stampa" del 28 settembre 2005);

lo stesso Ministero, come risulta dalle notizie riportate dalla stampa, ha inviato alcune lettere ai proprietari dei terreni proprio nell'area di Venaus sui quali sarà realizzato il cunicolo esplorativo, comunicando che l'avvio dei lavori preliminari alla realizzazione della Torino-Lione è previsto per il 6 ottobre 2005 (articolo pubblicato su "La Stampa", Torino e Provincia, del 29 settembre 2005; lancio agenzia "ANSA" del 28 settembre 2005);

 

considerato che:

sulla base di quanto contenuto nella decisione della Commissione Europea dell' 11 dicembre 2003, relativa alla "concessione di contributi finanziari della Comunità a progetti di interesse comune nel settore delle reti transeuropee delle infrastrutture di trasporto nel quadro della decisione n. C(2001) 2654 def./CE (programma indicativo pluriennale)", che riconosce al progetto della Torino-Lione il finanziamento comunitario, risulta, al punto 4 dell'Allegato IV, che è possibile per il Governo italiano, mediante accordo con la Commissione Europea, procedere alle "modifiche di decisioni relative al periodo ammissibile di esecuzione di un determinato progetto", con "un'estensione massima di un anno rispetto al periodo ammissibile di esecuzione";

 

considerato, infine, che:

le Comunità Montane interessate hanno espresso il loro rammarico per l'immotivata decisione del Ministero di sospendere i lavori della Commissione Tecnica e hanno richiesto la ripresa dei lavori della stessa al fine di proseguire le programmate attività di analisi e proposta per la valutazione delle criticità nei progetti presentati;

anche la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, pur favorevoli alla realizzazione dell'opera, hanno aspramente criticato le posizioni assunte dal Ministero e la sospensione dei lavori della Commissione Tecnica, dichiarando, altresì, che i lavori della Commissione proseguiranno comunque e chiedendo contestualmente il reintegro dei rappresentanti del Governo nella stessa Commissione;

la Regione, la Provincia e gli Enti Locali hanno altresì manifestato la loro preoccupazione per l'ordine pubblico, atteso che gli amministratori locali, i cittadini e le associazioni ambientaliste, come già avvenuto in precedenza, hanno annunciato che daranno luogo a massicce forme di protesta e di mobilitazione, presidiando le aree interessate, al fine di bloccare i lavori di carotaggio,

 

si chiede di sapere se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti:

non ritenga urgente sospendere l'annunciato avvio dei cantieri per il cunicolo esplorativo di Venaus e dei sondaggi, ripristinando il dialogo con le istituzioni locali ed i cittadini coinvolti dal tracciato;

non ritenga necessario ed opportuno, sulla base delle illustrate criticità del progetto, inoltrare alla Commissione Europea la richiesta di una proroga della realizzazione dei lavori del cunicolo esplorativo di Venaus, secondo le modalità indicate nel già citato Allegato IV della decisione europea;

non ritenga opportuno riavviare i lavori della Commissione Tecnica, reintegrandola con i rappresentanti del Governo, di RFI-FS e di LTF, per proseguire il confronto tra il Governo, la Regione e gli Enti Locali sulle problematiche inerenti la realizzazione dell'AV Torino-Lione.

(4-09460)