Grillo dice ancora no alla Tav: «Pronti a fermare i sondaggi»

Dure critiche anche al nuovo inceneritore, alla tangenziale est ed ai politici piemontesi

II Movimento 5 stelle guidato dal comico avrà un suo candidato alle elezioni

 

di Jan Pellisssier da EPolis-Torino del 17/12/09 – pag. 23

 

«Se il movimento deciderà di protestare contro l'avvio dei sondaggi in Valsusa, non esclu­do di tornare in valle e dare il mio contributo». Beppe Grillo nel 2005 divenne l'uomo imma­gine della protesta contro la Torino-Lione nel 2005, a quattro anni di distanza non ha cam­biato idea, ma alle sue spalle c'è ora un movimento politico che presenterà un suo candidato al­le regionali. Ecco perché la sua adesione passa attraverso l'ok di quelli che erano i meet-up, poi le liste civiche ed ora il Mo­vimento 5 stelle. Sono 3mila in tutto i simpatizzanti, e ieri si so­no ritrovati in una locale not­turno del centro per fare il pun­to della situazione con il loro leader, ed hanno presentato un medico 32enne, dal volto assai ieratico e poco televisivo, si chiama Davide Bono.

 

Niente statuto, niente cassie­re, niente di niente se non la co­scienza civica e la fedina penale pulita dei candidati pubblicata sul sito internet. Beppe Grillo era contento, tante facce anonime da istruire, ma già qual­cuno che fa il leader storico del gruppo: «Sembrano dei vecchi politici» chiosa l'ex comico. Nelle bandiere sul palco, oltre a No Tav si legge No Grat che ri­guarda la torre Sanpaolo e No Tangest a proposito della tangenziale est. «Sarà il movimen­to a decidere cosa fare per l'av­vio dei sondaggi, ed io mi adeguerò» ha spiegato Grillo a proposito della Torino-Lione, poco prima sul palco era riecheggiato l'urlo dei No Tav «a sarà dura». Tra i candidati un po' di tutto, dall'impiegata del call center all'ingegnere infor­matico, passando per l'infer­miere e la maestra. Tutti devolveranno l'80% del compenso da consigliere, se saranno eletti, al movimento stesso. Grillo ci va giù duro con Bresso e Chiamparino: «Siete amministrati da dilettanti allo sbaraglio - spiega - li ho sentiti parlare di Tav a bassa impatto, caldaie fotovoltaiche e inceneritori dal grande design. Dilettanti per dilettan­ti, scelgo i miei che so che pos­sono dare una speranza a que­sto Paese che è fallito». Cosa bi­sogna fare? «Abolire le provin­ce e le prefetture, accorpare i Comuni sotto i 10mila abitanti - ha risposto - passare attraverso mini referendum come in Sviz­zera, dove anche se non si rag­giunge il quorum, il risultato è considerato vincolante».