"Tav, rinunciamo al tunnel di base"

 

Un tracciato a Ypsilon con Oulx come punto di biforcazione: corridoio ridotto di 220 Km.

Proposta da Grenoble: "Rinunciamo al tunnel di base"

 

di Paolo Griseri da Repubblica del 9/4/08.

 

Il tunnel di base? Si può dimezzare. Ipotesi rivoluzionaria quella emersa a Grenoble, sabato scorso, nel corso dell´assemblea annuale dell´Associazione europea per lo sviluppo del trasporto ferroviario (Aedtf). Ipotesi destinata a modificare radicalmente la discussione sulla Tav con la Francia, discussione che sembrava incamminata sui binari giusti prima delle ultime intemperanze pre-elettorali ad Almese.


Il progetto discusso sabato piace molto a Joel Giraud, sindaco di l´Argentiere la Bessè, comune a valle di Briancon, e deputato nazionale. Soprattutto sembra incontrare i favori della Provenza e di Marsiglia che vedrebbero ridursi di 220 chilometri la lunghezza del corridoio V sull´asse est-ovest dell´Europa.


Il progetto prevede, in sostanza, di creare una grande Y con il punto di biforcazione a Oulx. Da qui partirebbero due gallerie: la prima, di circa 22 chilometri, entrerebbe nella montagna a Savoulx e uscirebbe a Saint Michel de Maurienne. Un taglio ad altezza superiore rispetto al vecchio tunnel di base di oltre 50 chilometri. Da Saint Michel de Maurienne a Saint Jeanne de Maurienne, così come da Oulx a Chiomonte, la ferrovia avrebbe un percorso misto, galleria/tratto scoperto. In questo modo si ridurrebbe l´impatto del tunnel di base e si utilizzerebbero gli studi geologici già compiuti sul versante francese con le discenderie.


La biforcazione di Oulx servirebbe anche a realizzare una seconda tratta formata a sua volta da due gallerie di 19,5 chilometri totali. A una prima galleria Oulx-Cesana, di circa dieci chilometri, seguirebbe la seconda Cesana-Briancon di lunghezza analoga. In questo modo a Cesana potrebbe essere realizzata una stazione in grado di servire la zona di Sestriere e Monginevro. Da Briancon la ferrovia seguirebbe per Gap-Aix en Provence-Marsiglia. In questo modo i francesi risolverebbero anche il problema dell´isolamento di Briancon: per raggiungere Parigi gli abitanti della cittadina transalpina non avrebbero che da prendere il treno per Oulx e da qui seguire verso Saint Michel de Maurienne e Lyon. Già oggi lo stato francese ha stanziato oltre 100 milioni di euro per ammodernare la ferrovia che da Aix raggiunge Briancon.


Per l´Italia i vantaggi sarebbero diversi: si ridurrebbe in parte il problema dello smarino, della sistemazione del materiale scavato nella montagna (anche se la lunghezza complessiva delle gallerie che verrebbero realizzate sarebbe simile a quella del tunnel di base) e in ogni caso sarebbe minore l´impatto ambientale dell´opera. Inoltre i collegamenti assicurati dal sistema a Y sarebbero sia verso il nord sia verso il sud della Francia.


Il progetto della Y rappresenta chiaramente una soluzione alternativa al tracciato che si sta studiando in questi mesi e che dovrà essere affrontato anche dall´Osservatorio tecnico presieduto da Mario Virano. I problemi rappresentati dalla soluzione Y non sarebbero comunque indifferenti: c´è da modificare innanzitutto l´accordo internazionale del 2001 tra Francia e Italia, accordo che prevede espressamene il tunnel di base di 50 chilometri e la relazione principale con Lyon. Inoltre, altro ostacolo, la nuova proposta potrebbe non essere gradita alla regione Rhones Alpes perché finirebbe per dividere in Italia i flussi di traffico tra nord e sud della Francia sfruttando da questa parte delle Alpi i vantaggi logistici dell´opera.


Maggiori dettagli sul progetto Y dovrebbero essere resti noti dall’associazione a fine maggio. Intanto la Aedtf, pur mantenendo la sua sede legale a Grenoble, ha deciso di trasferire la sua sede operativa a Torino. Ne fanno parte alcuni docenti del Politecnico che si sono già occupati negli anni scorsi dei problemi di trasporto legati alla realizzazione della Torino-Lione. In ogni caso, se anche si scegliesse di realizzare il tunnel di base tra Chiomonte e Saint Jean de Maurienne, l´ipotesi della galleria Oulx-Briancon potrebbe rimanere valida come futuro possibile sviluppo della rete di alta velocità verso la Francia che avrebbe in questo modo un tunnel sotto il Moncenisio e una seconda galleria sotto il Monginevro.