Scritto da Comitato NoTav Rivalta   

Deliberazione del Consiglio Comunale di Rivalta di Torino, approvata a larga maggioranza il 28 luglio 2008 sul collegamento ferroviario Torino - Lione.

OGGETTO: COLLEGAMENTO FERROVIARIO TORINO - LIONE

IL CONSIGLIO COMUNALE

RICHIAMATI E CONFERMATI

gli indirizzi formulati nelle precedenti Deliberazioni votate all’unanimità dal Consiglio Comunale in data 15 marzo 2007 e 7 Febbraio 2008

PRESO ATTO CHE


alla scadenza del 30 giugno indicata dal Governo, l’Osservatorio Tecnico:

  • ha completato l’esame dei primi due argomenti (analisi capacità della linea esistente, analisi dei flussi di merci nell´intero arco alpino)
  • ha svolto parzialmente l’esame del terzo argomento (nodo ferroviario di Torino) la cui analisi si è per ora limitata alla capacità del nodo al 2012 mentre l’analisi finale deve ancora essere completata
  • ha predisposto una relazione finale dal titolo “Punti di accordo per la progettazione della nuova linea e per le nuove politiche di trasporto per il territorio”


le risultanze finora emerse dai lavori dell’Osservatorio Tecnico indicano che:

  • vi è assoluta necessità di avviare efficaci e verificabili azioni concrete per lo sviluppo del trasporto su ferrovia delle merci e dei passeggeri, con particolare riferimento alla mobilità nell’area metropolitana
  • la linea ferroviaria esistente, una volta terminati nel 2009 i lavori di ammodernamento già in corso, offre ampie prospettive di sviluppo del traffico ferroviario
  • quando e se sarà avviato e portato a regime il Servizio Ferroviario Metropolitano come previsto dall’Agenzia Metropolitana per la Mobilità, i principali ostacoli a tale sviluppo saranno costituiti dalla ridotta capacità di accesso e transito del nodo ferroviario di Torino


i tecnici incaricati dalla Comunità Montana Bassa Valle di Susa e Val Cenischia (ing. Andrea Debernardi e prof. Angelo Tartaglia) hanno predisposto, su incarico della Conferenza dei Sindaci, uno studio dal titolo “FARE - Ferrovie alpine ragionevoli ed efficienti”,a tale riguardo si vuole esprimere un sentito ringraziamento per l´ottimo lavoro svolto dai tecnici incaricati dalle Amministrazioni Locali nell´Osservatorio ribadendo piena condivisione per la scelta degli amministratori locali di riunirsi periodicamente nella Conferenza dei Sindaci.

il Comune di Rivalta non ha espresso alcun parere, avvallo o condivisione su qualsiasi ipotesi di tracciato, non avendo finora ricevuto da parte di alcun proponente o amministrazione pubblica, secondo le modalità previste dalla legislazione vigente, alcuna documentazione progettuale che riguardi il suo territorio

in data 18 luglio 2008 la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha inviato una lettera di convocazione del Tavolo Istituzionale di Palazzo Chigi a Roma per il 29 luglio 2008, nella quale si indica che sono stati invitati i Sindaci dei Comuni interessati “per l'esame e l'approvazione dei Punti di accordo (di Pracatinat) per la progettazione della nuova linea e per le nuove politiche di trasporto per il territorio” e che “nel corso dell'incontro dovranno essere definite le modalità, gli sviluppi operativi e le garanzie per la progettazione preliminare, per l'aggiornamento del 'dossier' europeo e per l'attivazione delle prime misure di riequilibrio modale e di miglioramento del trasporto passeggeri nei territori interessati”

CONSIDERATO CHE

lo studio FARE:

  • propone, sulla base delle risultanze dei lavori all’Osservatorio Tecnico, un approccio metodologico per il potenziamento del trasporto ferroviario lungo la direttrice Torino-Lione, attraverso una sequenza di fasi a partire dall’adozione di politiche di trasporto e dal nodo di Torino, ciascuna delle quali costituita da obiettivi funzionali e verifiche dei risultati conseguiti
  •  riporta a pag. 39 alcune indicazioni riguardo ad “un nuovo tracciato che, dipartendosi dallo scalo di Orbassano (bivio Pronda), si riconnetta alla linea storica a monte di Avigliana” che potrebbe comportare un attraversamento della Collina Morenica e della fascia fluviale del Torrente Sangone


la relazione finale dell’Osservatorio Tecnico:

  • al punto 1 indica un’articolata e puntuale serie di misure concrete da attuare per il potenziamento del trasporto ferroviario lungo la direttrice Torino-Lione
  • al punto 2 propone l’attivazione di una regia unitaria degli interventi relativi alla direttrice ferroviaria Torino - Lione, senza precisare le modalità di costituzione e funzionamento di tale entità o organismo e senza indicare con quali ruoli, competenze e garanzie vi potrebbero accedere e partecipare le amministrazioni comunali e le popolazioni interessate
  • al punto 3 cita l’esistenza delle posizioni relative all’approccio metodologico per fasi proposto nello studio FARE, recependole in modo parziale e auspica l’avvio di una progettazione preliminare complessiva di una nuova linea ferroviaria Torino - Lione
  • al punto 4 elenca una serie di punti fermi per la redazione di ipotesi progettuali (punto 4), indicando esplicitamente l’ipotesi di attraversamento della Collina Morenica e della fascia fluviale del Torrente Sangone da parte di nuove linee ferroviarie

 

RITIENE CHE

le misure indicate al punto 1 della relazione finale dell’Osservatorio Tecnico, che il nostro paese attende da molti anni, devono avere la massima priorità di intervento e la loro attuazione concreta deve essere immediatamente avviata

il Servizio Ferroviario Metropolitano, con particolare riferimento all’attivazione di una stazione passeggeri presso lo scalo ferroviario di Orbassano, come da anni sollecitato dall’Amministrazione Comunale, deve essere avviato e realizzato indipendentemente dagli esiti delle valutazioni in corso in merito alla direttrice ferroviaria Torino – Lione, in quanto già previsto, fin dal 1997, nei piani regionali trasporti e negli accordi territoriali inerenti la realizzazione del termovalorizzatore del Gerbido

per la condividere la relazione finale dell'Osservatorio Tecnico (cosiddetto Documento di Pracatinat) si ritiene imprescindibile l'adozione dell'obbligatorietà metodologica del documento FARE per fasi, obiettivi e risultati verificabili a partire dal nodo di Torino

non sussistono le condizioni per l’avvio di attività di progettazione, ancorché preliminare, in quanto non sono definiti, formalizzati e assegnati ruoli, competenze e garanzie inerenti il puntuale rispetto degli obiettivi e la verifica dei risultati relativi alle fasi previste dal documento FARE, nonché le modalità di coinvolgimento nei processi decisionali delle amministrazioni comunali e delle popolazioni interessate; inoltre tali elementi dovranno essere oggetto di una valutazione preventiva attraverso successive discussioni in questo Consiglio Comunale

non vi è alcun avvallo o condivisione da parte del Consiglio e dell’Amministrazione Comunale di Rivalta rispetto al dossier europeo di candidatura al bando TEN-T dell’Unione Europea, autonomamente presentato dal Governo senza coinvolgere le Amministrazioni Comunali dei territori interessati; a tuttoggi il Comune di Rivalta non ha ancora ricevuto formalmente alcuna documentazione a riguardo, di conseguenza non ritiene di avvallare ne condividere alcun aggiornamento di tale dossier europeo

è opportuno richiedere all’Unione Europea che i finanziamenti del bando TEN-T siano utilizzati per affrontare la priorità dell’inadeguatezza del nodo di Torino per il pieno utilizzo della linea esistente, a condizione che sia mantenuta la suddivisione e la sequenza in fasi come prevista dal documento FARE

le indicazioni contenute nel documento FARE, nella relazione finale dell’Osservatorio Tecnico e nel dossier europeo in merito ad ipotesi di nuove linee ferroviarie che attraversino la Collina Morenica e la fascia fluviale del Torrente Sangone, sono in contrasto e pertanto incompatibili con le deliberazioni già votate in Consiglio Comunale (delibera del 07/02/07)

DA MANDATO AL SINDACO

dare attuazione agli indirizzi formulati dal Consiglio Comunale nella presente deliberazione

esplicitare detti indirizzi in tutte le sedi istituzionali e politiche, locali e nazionali, in particolare negli incontri con gli altri comuni interessati, nelle riunioni con la Provincia di Torino e la Regione Piemonte, e al Tavolo Politico con il Governo.