COMUNICATO STAMPA           

Firenze, 29.11.’06

 

TAV, come prevedeva Idra: altre due gallerie lesionate in Mugello nell’“opera modello” cara a Vannino Chiti, a Claudio Martini e a Pietro Lunardi. A fare informazione però tocca ai cittadini: nessun cenno alle demolizioni (vecchie e nuove) nei comunicati che ha emesso ieri la regione toscana. Intanto la consegna (promessa) slitta di un altro anno ancora: il 2009. Giunta Martini in seria difficoltà: chiede patriottismo “dolce”.

 

Come da copione Idra.

Le “lesioni del rivestimento del calcestruzzo” interessano anche le gallerie di Morticine e Borgo Rinzelli, in Mugello. Adesso i km ammalorati sono diventati due. “Su Morticine e Borgo Rinzelli i lavori sono in corso”: Lo ha ammesso ieri Andrea Salemme, Direttore Generale della TAV, durante il sopralluogo del presidente della Giunta regionale toscana Claudio Martini preannunciato un mese fa.

Perché, viene da chiedersi, la cittadinanza (e Martini?) deve venirlo a sapere solo adesso?

Aggiunge, Salemme: “Finiranno entro la fine dell’anno. Complessivamente sono circa due km che hanno subito queste lesioni per un comportamento del terreno diverso da quello che era stato previsto in fase di progettazione e di realizzazione”. Vorrà il presidente Martini verificare ciò che i tecnici della Regione, della Comunità Montana e dell’Osservatorio Ambientale Locale avevano pronosticato e scritto – dati alla mano - assai prima dell’inizio dei lavori? Qualcuno vorrà controllare se sono ipotizzabili delle precise responsabilità?

Nei comunicati stampa della Regione sul sopralluogo svolto ieri non c’è cenno alle demolizioni e ai rifacimenti. Né a quelli già noti né agli ultimi arrivati. Silenzio sulle cause, sulle conseguenze, sui controlli, sugli oneri, sui danni diurni e notturni alla salute dei cittadini, sulle sospette violazioni dei diritti dei lavoratori.

“Diventa assolutamente decisivo risolvere quanto prima il nodo del sottoattraversamento di Firenze (...) altrimenti quest’opera resterà monca e sarà davvero uno scempio di denaro e di paesaggio”, ha dichiarato ieri Martini.

Ma è forse colpendo anche Firenze che riusciremo a chiudere la ferita aperta del Mugello? Che senso avrebbe aggiungere danno al danno? Prima di far entrare anche la città patrimonio dell’UNESCO nel tunnel cieco dell’Alta Velocità modello TAV, sarà saggio piuttosto dimostrare che in quei 78 km sotto l’Appennino (privi per 60 della galleria parallela di soccorso!) i supertreni saranno davvero in grado di correre...

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Corsivo

ispirato dal comunicato stampa della Giunta Regionale Toscana

dal titolo “Alta Velocità, Martini: ‘Ci vuole un po’di patriottismo dolce’”

(fra virgolette le espressioni testuali del Presidente)

 

Denunci il buco nero prodotto nell’erario dalla TAV?

Disfattista!

Non vai fiero dei disastri-ambientali-modello che il Tribunale di Firenze sta passando in rassegna nel più grande procedimento penale del genere degli ultimi lustri?

Disfattista!

Vorresti evitare di “andare avanti” nello scempio bucando anche Firenze?

Disfattista!

Questa TAV sarebbe forse una Caporetto dell’ingegneria edile e finanziaria nazionale?

Neanche a parlarne! Un vanto, piuttosto! Un monumento tecnico con “alto tasso di modernità”.

Vergognarsene?

Al contrario! “Non farebbe male un po’ di patriottismo per un’opera come questa”.

Noi non lo sappiamo, ma di cose così “gli altri Paesi andrebbero sicuramente fieri”...