Per il TAV Torino–Lione il 3 Agosto 2005 è un’altra giornata cruciale: nelle stesse ore in cui i Sindaci della Valle Susa incontrano a Roma Governo e CIG per il problema del blocco dei sondaggi nella tratta internazionale, il CIPE approva il progetto preliminare della tratta italiana e per essa stanzia una cifra stratosferica (460 MILA Miliardi di Lire).

La coincidenza è sicuramente giocata sul piano dell’immagine: mentre accetta, con l’istituzione della commissione tecnica, di subire una dilazione per un segmento, l’esecutivo lancia un segnale politico forte di accelerazione per l’altro. D’altronde siamo in campagna elettorale permanente, e se il centro-sinistra locale si è fatto parte diligente per condurre i sindaci nella cornice di realizzazione dell’opera, il Governo di centro-destra dimostra di volerla finanziare con una somma consistente di denaro pubblico.

Sulla reale consistenza dello stanziamento indicato dal CIPE molti hanno dubbi: possibile che le disastrate ferrovie avessero ancora disponibile, al termine del quinquennio di bilancio indicato (2001-2005), la cifra di 2 Miliardi e 300 Milioni di Euro? Occorrerà esaminare bene la delibera appena sarà pubblicata.

[nota a cura del Comitato NO-TAV Torino]

 

"Gronda" modificata Sì a sorpresa del Cipe

 

La tratta Settimo-Bussoleno

Finanziata l´interconnessione di corso Marche

 

Di Marco Trabucco da Repubblica del 4/8/05 – pag II – Cronaca di Torino

 

Il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha dato il via libera alla realizzazione della tratta italiana della linea ad alta capacità Torino-Lione, la cosiddetta Gronda. E lo ha fatto accogliendo le indicazioni che erano state inviate dalla Regione, in particolare quella, fondamentale per il collegamento del centro cittadino e dell´interporto merci di Orbassano alle linea, che riguarda la cosiddetta interconnessione di corso Marche che era stata finora esclusa dai progetti di Rfi.


La decisione del Cipe è arrivata in qualche modo a sorpresa e in largo anticipo sui tempi previsti: il pronunciamento era infatti atteso per settembre. Solo pochi giorni fa infatti la giunta regionale, presieduta da Mercedes Bresso aveva approvato la delibera che, integrando quella già varata un anno fa dalla giunta Ghigo, indicava prescrizioni, osservazioni e valutazioni sul progetto preliminare della tratta italiana della linea ad alta capacità Torino Lione, prevedendo anche novità per quanto riguarda l´impatto ambientale (localizzazione di cave e depositi del materiale derivato dagli scavi), lo sviluppo del tracciato e il problema degli indennizzi per il territorio. Istanze e suggerimenti erano il frutto dei cinque tavoli tecnici convocati per affrontare le questioni sollevate dai tanti comuni interessati: la tratta in questione infatti dovrebbe andare da Settimo Torinese a Bussoleno. E fra le richieste avanzate dalla Regione e accolte dal Cipe, c´era appunto l´inserimento nel progetto preliminare del nodo di corso Marche e dell´interconnessione con Orbassano, inizialmente non previsti.


Ovvia la soddisfazione di Mercedes Bresso e dell´assessore ai trasporti Daniele Borioli: «Si tratta di una notizia davvero positiva - commentano - giunta peraltro con forte accelerazione sui tempi. L´inserimento dell´asse di corso Marche consentirà di collegare in modo organico Torino con il tracciato della linea ad alta capacità Torino-Lione e offrirà un volano importante per lo sviluppo del territorio». Il Cipe ha approvato la tratta Settimo-Bussoleno, con un costo di 2.375 milioni di euro, già interamente finanziati dal contratto di programma Rfi 2001-2005. Inoltre, sempre ieri, ha deciso di aumentare di 148 milioni di euro il finanziamento per la costruzione del cosiddetto Terzo valico dei Giovi, tra Genova e l´Alessandrino, punto nodale della linea ad alta velocità tra il Mediterraneo e il mare del Nord.