Autofrejus, a fine mese apre il cantiere della seconda canna a Bardonecchia

 

da Luna Nuova del 19/11/10 – pag. 2

 

Mentre in valle si scalda il clima per il tunnel di Chiomonte, zitto-zitto parte il cantiere "dimenticato" della seconda canna del Frejus. Il prossimo 30 novembre sarà dato il primo colpo di martello pneumatico con tutte le autorità regionali e il ministro alle infrastrutture Altero Matteoli: dopo circa dieci anni dalla ideazione e dopo otto dall'inserimento al primo posto tra le opere della legge obiettivo.

 

L'appalto è stato vinto dal raggruppamento d'impresa costituito da Itinera (Gruppo Gavio, che è anche il privato con le quote maggiori in Sitaf) e dalla francese Razel, la società che dal maggio 2009 sta scavando il tratto francese che terminerà al confine di stato dopo 6.440 metri. Alla gara hanno partecipato 12 altre imprese. L'aggiudicazione è andata non solo per il 20 per cento di ribasso, ma anche per il punteggio stabilito per alcuni parametri tra cui le capacità organizzative, la disponibilità di mezzi, la capacità di rispettare i tempi.

 

II costo complessivo è di 204.704.315,50 euro per cinque anni e mezzo di lavori, che si svolgeranno quindi in concomitanza con quelli del tunnel di Chiomonte e dei primi cantieri Tav. Il tunnel, che viene realizzato per motivi di sicurezza e che non dovrà essere aperto al traffico, avrà uno scavo di 9,2 metri di diametro per un diametro interno di 8 metri con il rivestimento.

 

Verrà realizzato in affiancamento alla galleria di scorrimento esistente, e includerà una serie di opere esterne, in particolare il Centro di soccor­so, ventilazione e manutenzione (Csvm), realizzato immediatamente a ridosso dell'imbocco della galleria di sicurezza, nell'area retrostante la centrale di ventilazione esistente. Nella seconda canna passeranno anche i tubi con l'acqua calda del ventre della montagna che servirà per il nuovo sistema di teleriscaldamento di Bardonecchia.

 

Soddisfazione in Sitaf, dopo l'opposizione delle amministrazioni locali, i ripensamenti dei governi e della Regione, le manifestazioni di protesta, la saldatura dei movimenti No Tav e No Tir. Ogni tentativo della Sitaf di accordo con i sindaci e le Comunità montane è sempre fallito, fino a quando l'opera ha avuto l'ok della Regione e l'approvazione del Cipe, «Dopo tante discussioni ce l'abbiamo fatta - sottolinea il presidente della Sitaf Cerutti - Partiamo in grave ritardo dopo tante soste ingiustificate del processo autorizzativo, mentre in Francia scavano da più di un anno».

 

I costi dell'opera sono a totale carico della Sitaf. Non ci saranno né allungamento della concessione né aumento delle tariffe oltre a quelli già programmati. Il governo ha contribuito con uno stanziamento di 30 milioni.

 

L'appuntamento è quindi alle ore 9,30 presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia con il saluto del sindaco di Bardonecchia Francesco Avato (Comune che si è sempre opposto all'opera), gli interventi del presidente Sitaf Giuseppe Cerutti, dell'amministratore delegato Sitaf Gianni Luciani, del presidente dell'Anas Pietro Ciucci, del presidente del Piemonte Roberto Cota, e del presidente della Provincia Antonio Saitta. Concluderà il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Altero Matteoli, che due settimane dopo dovrà presentarsi alle Camere per l'apertura della crisi di governo. A seguire, si procederà con l'inaugura­zione del cantiere della nuova galleria, con la benedizione dei lavori da parte di don Franco Tonda.