APPELLO NOTAV dalla VAL SANGONE

 

Noi firmatari, in quanto semplici cittadine e cittadini della Val Sangone,

ribadiamo per alcuni di noi la voglia di continuare a vivere in questa valle, come avviene da generazioni, per altri la scelta consapevole di una dimensione di vita “provinciale”, più a contatto della natura e a nostro giudizio più a dimensione d’uomo .

 

Nessuno di noi si illude di vivere in un paradiso terrestre, né ignoriamo i problemi ambientali e sociali, che comunque esistono, anche in Val Sangone.

 

Allo stesso tempo, non ci sentiamo isolati, ma vogliamo sentirci parte di un contesto regionale, nazionale e, perché no, internazionale.

 

A partire da queste premesse, ci preme sottolineare che per noi Sviluppo non significa capitalismo speculativo, né una cieca fiducia nella tecnica, in grado di risolvere qualsiasi problema, né non tener conto le possibilità per la Terra di sopportare ogni ingerenza umana.

 

Per noi invece  Sviluppo significa innanzitutto progresso culturale, una visione non basata su individualismi esasperati, ma su atteggiamenti solidali.

Non ci fidiamo delle sparate verbali in nome dello Sviluppo, ma le analizziamo, le verifichiamo, consapevoli che la tecnica  va saldamente tenuta in mano se no ci distrugge.

 

Per noi Sviluppo significa quindi ricerca per motori meno inquinanti, minor consumo di energia, alimentazione con prodotti sani e biologici, commercializzazione di prodotti dignitosi e non basati sullo sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, produzione controllata dei rifiuti.

Quindi lentezza, ponderatezza, serietà, impegno, conoscenza: più persone acquisiscono queste qualità, più sviluppo c’è.

 

Constatiamo che le grandi cifre impiegate per le grandi opere sono state tolte alle piccole opere e consideriamo progresso treni locali puntuali e puliti, che non si schiantino, invece degli investimenti sull’alta velocità, perché i primi li prendiamo tutti i giorni ed hanno dunque a che fare con la qualità della vita.

Non ci dimentichiamo che gli ingenti costi di queste grandi opere ricadono sulla collettività, mentre i guadagni rimangono nelle mani di chi gestisce le operazioni.

 

Per tutte queste ragioni,

ci opponiamo fermamente al Progetto dell’Alta Velocità, in Val Susa come in Val Sangone, come in qualunque altra parte d’ Italia 

ci impegniamo a promuovere iniziative di informazione e formazione collettiva sui Progetti del TAV, sulle grandi opere, sul concetto di Sviluppo, sull’Ambiente,...

ci adoperiamo perché la democrazia ritorni ad essere un valore, in quanto partecipazione e condivisione di scelte e strategie locali, nazionale e internazionali

 

invitiamo le ragazze e i ragazzi, le donne e gli uomini della Val Sangone a sottoscrivere questo appello e diffonderlo negli ambienti di lavoro e del tempo libero, a scuola, nelle piazze, nei mercati e nei cortili, ovunque ci siano possibilità di incontro e confronto.

                                                                                     Per info e invio adesioni  coop.ilponte@tiscali.it

 Giaveno, 20 ottobre 2006