To-Lione, riflettori sul preliminare

Venerdì la presentazione ufficiale, ma S.Antonino si sfila dall'accordo

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 29/6/10 – pag. 4

 

Dall'Osservatorio prende le distan­ze anche il comune di Sant'Antonino. Venerdì 9 luglio il progetto preliminare della Torino-Lione verrà presentato alla Cig. Un progetto redatto da Italferr e dall'associazione di imprese incaricata da Ltf che si conosce già da tempo. E ieri Virano ha persino azzardato i costi dell'opera di fronte alla Marcegaglia e alla platea dell'Unione industriale: 20 miliardi, di cui 9,6 per la tratta comune e 4,4 per quella solo italiana. La linea sarà tracciata tutta in galleria profonda da Setti­mo a Grugliasco attraverso corso Marche. Da qui arriverà allo scalo di Orbassano che verrà riattrezzato. Dopo l'uscita dallo scalo il tracciato costeggia il Sangone per entrare sotto il pianalto di Rivalla e sotto la collina morenica tra Rivoli e Rivalta. Da qui si collega con il tracciato della linea storica passando sotto la linea fino a Sant'Ambrogio. Nella "piana di Chiusa" è prevista una stazione di interscambio tecnica con bretella in trincea. La linea prosegue in galleria da Sant'Antonino a Villarfocchiardo. Da qui ci sarà il "tunnel dell'Orsiera" fino a Coldimosso. Nella piana di Susa ci sarà la stazione di servizio e soccorso e la stazione della valle di Susa. Il tunnel di base inizierà quasi al confine con Mompantero per sbucare in Maurienne dopo 57 chilometri.

 

Dopo la consegna del tracciato pre­liminare tocca alla fase di valutazione d'impatto ambientale. Ma, appunto, non tutti daranno il loro benestare al progetto. Il tecnico del comune di Sant'Antonino presenta un documento che è un atto d'accusa nei confronti degli ultimi mesi di lavoro dell’Osservatorio, dove Ltf avrebbe pure messo in discussione le conclusioni del secondo quaderno, quello che stabiliva la saturazione della linea storica al 2023 ma solo fino ad Avigliana. Inoltre, non ci sarebbero garanzie, impegni precisi e soprattutto nessun accenno al Piano stra­tegico. Su tutto, l'ombra lunga della legge obiettivo che avrebbe la sua prova generale con l'approvazione del progetto del tunnel geognostico di Chiomonte.

 

«Sia chiaro che questo progetto, così come viene presentato, non ha la nostra condivisione - tuona Ferrentino - Non si potrà dire che c'è la condivisione delle amministrazioni della valle». A dire Sì ci saranno quindi i comuni della gronda, la val Sangone (che a questo punto non c'entra più niente), Susa, Chiomonte, Orbassano, Rosta e Buttigliera, Borgone, Condove, Meana. Contro il progetto, oltre a Sant'Antonino, restano tutti i comuni che non vanno ali e riunioni dell'Osservatorio e la Comunità montana Susa-Sangone.