TAV, TAC, forse non tutti sanno che ...

Documento tecnico di analisi critica dei progetti per la linea AV/AC Torino-Lione e dei loro impatti, aggiornato a Giugno 2006
Autore: Andrea Allasio
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NB: Il lavoro è stato suddiviso in 7 PARTI (sono 7 documenti pdf a cui si può accedere tramite i puntatori nell'indice sottostante)
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INDICE

PARTE PRIMA:

1. INTRODUZIONE

1.1. Storia e stato progettuale della Torino Lione

1.2. Inquadramento geografico

PARTE SECONDA:

2. LA LINEA AD ALTA VELOCITÀ, TORINO LIONE. I DATI PRINCIPALI

2.1. I dati principali e un po’ di chiarezza sulle gallerie

2.2. La linea storica

2.3. La connessioni tra TAV e linee storiche

2.4. Modello di esercizio della nuova linea TAV/TAC

PARTE TERZA:

2.5. Chi partirà da Torino sul TAV

2.6. Il trasporto passeggeri

2.7. Il trasporto delle merci

PARTE QUARTA:

2.8. Ma è vero che il trasporto su strada aumenta ?

2.9. I cantieri nel territorio Italiano

2.10. Il materiale estratto dalle Gallerie, utilizzo, trasporto e smaltimento

PARTE QUINTA:

2.11. I costi di realizzazione

2.12. Chi finanzia la TAV e come?

2.13. I costi di gestione

2.14. I tempi di realizzazione

2.15. E la Francia?

2.16. La comunità europea e l’alta velocità

2.17. I benefici per la Val Susa

PARTE SESTA:

3. GLI IMPATTI AMBIENTALI

3.1. L’amianto c’è o non c’è?

3.2. L’uranio

3.3. Polveri, altri inquinanti ed il loro trasporto

3.4. Se oggi il livello di inquinamento è già al limite in diverse cittadine della valle, come diventerà durante i 10-15 anni necessari per realizzare l’opera? Un’intera generazione nascerà e crescerà in questo ambiente. L’inquinamento acustico

3.5. Gli effetti sulla salute

3.6. I dissesti idrogeologici

3.7. Gli impatti nelle zone abitate, industriali ed agricole italiane

3.8. Gli impatti archeologici

PARTE SETTIMA:

4. LE PROPOSTE ALTERNATIVE

4.1. Il potenziamento della linea storica

4.2. Il potenziamento di altre linee

4.3. I risultati alternativi

5. LE RAGIONI DELL’OPPOSIZIONE

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Prefazione

Nei primi giorni di Dicembre 2005 i mass media hanno portato alla luce le vicende del TAV in Val Susa, si è parlato dei fatti accaduti, mostrati con tagli e prospettive diverse, ma sia la televisione che la stampa nazionale sono stati molto superficiali e frettolosi nel definire il quadro complessivo del tanto auspicato progetto, centellinando le informazioni, perché l’informazione è potere e più la popolazione ignora più è semplice governare e decidere sulle teste della popolazione stessa. Della mancata informazione ci si rende conto non solo parlando con italiani residenti all’estero, basta farlo con persone non residenti in Valle e non occorre neppure andar troppo lontano, basta soffermarsi a Torino.

Più di una persona che si incontra sostiene di essere favorevole all’alta velocità perché in poco più di mezz’ora si potranno raggiungere le località sciistiche dell’alta valle, e in pochissime ore si potrà arrivare a Parigi, non sapendo che fin dal 2002 lo scopo della linea non è più l’alta velocità per i treni passeggeri, che in alta Val Susa la linea passa a 600 metri di profondità e a diversi chilometri a lato del fondo valle, che la linea permetterà di risparmiare solo 1 ora sulla tratta Torino-Parigi, ma a caro prezzo. Taluni sostengono il trasporto delle merci, ma nessuno ha un’idea dei volumi di merci veri e previsti, delle altre opere che si stanno realizzando sull’arco alpino e se questa nuova linea è veramente indispensabile. E’ un quadro allarmante vedere così tante persone che non conoscono nulla dell’opera, né del prezzo che dovranno pagare, in termini di salute, tasse e disagi in favore di quegli effimeri vantaggi che l’opera non riuscirà mai a produrre.

Per chiunque voglia conoscere meglio l’opera, il suo contesto, per documentarsi e farsi un’idea propria, ecco una sintesi di dati tecnici e di informazioni varie rilevate da documentazione ufficiale di progetto delle società incaricate LTF e RFI, risultati di studi condotti da università, istituti indipendenti, pubblicazioni della corte dei conti, della comunità europea, dalla documentazione e verbali della commissione tecnica Rivalta, articoli di quotidiani, etc, etc.

Gran parte di questi dati sono reperibili da tempo su siti internet ufficiali della Regione Piemonte, di Transpadana, Transalpine, LTF ed insieme ai documenti ufficiali del progetto costituiscono un patrimonio comune di conoscenze a disposizione dei cittadini valsusini che si sono documentati.
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L'idea di preparare una relazione ad ampio spettro sullo scenario del nuovo collegamento ferroviario AV-AC Torino Lione è maturata nell'autunno del 2005, quando ho sentito che le ragioni del dissenso al TAV, portate avanti per tanti anni, venivano banalizzate e ridicolizzate.
L'intento è stato ed è tuttora, quello di identificare il progetto che nel frattempo si è definito, inquadrandolo nello scenario geografico e infrastrutturale dell'arco alpino e valsusino, sviscerando le varie problematiche, identificando impatti, rischi, proposte alternative, cercando di spiegare le ragioni del nostro dissenso all'opera. Questo per dar modo a chiunque di capire lo scenario complessivo della Torino-Lione attraverso un singolo documento, contenente le giustificazioni tecniche necessarie, ma anche quelle informazioni grafiche che facilitino la comprensione di situazioni complesse.


Dopo un lavoro di ricerca durato circa 3 mesi, a Febbraio 2006 una versione preliminare è stata preparata e fatta circolare sia per comprendere il livello di gradimento sia per raccogliere commenti ed eventuali necessità di espansione. Nel frattempo veniva prepara la versione inglese. Il 27 Marzo 2006, la relazione "TAV TAC forse non tutti sanno che..." è stata presentata in una serata pubblicata dedicata a Sant'Antonino di Susa e successivamente inserita in diversi siti internet del movimento No Tav. Da allora, sono seguite serate di presentazione in altri comuni della valle, mentre nel frattempo la relazione veniva aggiornata per tenere conto delle nuove tendenze progettuali, delle argomentazioni dei promotori e delle richieste di approfondimento ricevute.

Tutto ciò è confluito nella versione di Giugno 2006 di cui sto completando la versione inglese. Anche se il documento è un po' corposo e non di leggera lettura, spero di aver contruibuto con questo alla diffusione corretta delle informazioni.