Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto

 

Rifondazione comunista smaschera i documenti dell’Arpa presentati in Prefettura a Torino

dalla responsabile del progetto per il Corridoio 5 il 26 aprile

Agnoletto: «de palacio si dimetta subito.

ha accreditato uno studio di parte, scientificamente inattendibile»

 

Bussoleno, 19 maggio 2006

 

«Loyola De Palacio si dimetta immediatamente o la Commissione europea le tolga l’incarico».

Le ragioni della clamorosa richiesta di Vittorio Agnoletto, eurodeputato della Sinistra unitaria europea, sono state oggetto di una conferenza stampa organizzata oggi a Bussoleno dal circolo locale del Prc.

«Abbiamo visionato i documenti presentati dalla De Palacio a Torino il 26 aprile, scoprendo delle verità sconcertanti. Anzitutto - spiega Agnoletto - il rapporto non è assolutamente ‘indipendente’: prodotto dalla società danese di consulenza COWI, non solo usa prevalentemente materiali e testi elaborati dalla società LTF, direttamente coinvolta nel progetto, ma perfino l’unica documentazione di fonte pubblica è rappresentata dalle analisi dell’ARPA Piemonte. Anche queste sono state eseguite su campioni geologici estratti durante il sondaggio geognostico effettuato da LTF in località Seghino di Mompantero, tra novembre e dicembre 2005.

Nella relazione dell’ARPA si legge addirittura che «i punti di campionamento sono stati individuati dalla SCO4 sulla base delle indicazioni fornite da LTF».

E per finire, «sono state esaminate solo quattro carote sulle centinaia di campioni estratti, come si evince dalle foto allegate al rapporto ARPA. Queste quattro carote sono state scelte dal dottor Daniele Drago, responsabile dell’SCO4, la sezione dell’ARPA autrice del rapporto, sulla base dell’evidenza geologica, cioè di un semplice giudizio visivo (strano criterio scientifico!)».

 

Per tutti questi motivi l’ex commissaria ai Trasporti «ha accreditato un lavoro che non rispetta le garanzie normalmente previste dall’UE. Dalla documentazione in nostro possesso emergono dei fatti in contrasto con qualunque correttezza scientifica e che sollevano forti perplessità anche da un punto di vista deontologico sul dottor Drago. Come è stato possibile su queste basi dare credito al rapporto dell’ARPA? Come l’ARPA abbia potuto affermare a fine marzo 2006 che «i sondaggi effettuati a Monpantero non hanno rivelato alcuna traccia di amianto» resta un mistero».

 

Di qui la richiesta di dimissioni per Loyola De Palacio da parte di Agnoletto, che aggiunge: «anziché ricoprire un ruolo neutrale come prevede il suo mandato istituzionale, sembra sempre più essersi mossa con una relazione molto stretta con LTF. A questo punto mi chiedo anche se la Regione non intenda aprire una verifica dell’operato dei tecnici ARPA che hanno firmato la relazione. Quanto accaduto a Mompantero evidenzia il forte dubbio che tali sondaggi vengano realizzati solo per dimostrare una tesi preconcetta, ovvero che la Tav si deve fare».

 

Lunedì prossimo, 22 maggio, Agnoletto presenterà un’interrogazione alla Commissione europea, al fine di chiedere le dimissioni di De Palacio dal suo incarico di responsabile del Corridoio 5, mentre il 31 maggio, in occasione della prossima seduta plenaria del Parlamento, l’eurodeputato consegnerà formalmente il materiale in suo possesso alla Commissione europea e lo metterà a disposizione delle Commissioni parlamentari che si occupano dell’Alta velocità.