Galleria della Maddalena: primi cantieri a Novembre 2009

Ferrentino furibondo:”Qui si decide tutto fuori dall’Osservatorio”
E chiede un incontro a Matteoli

 

di Massimiliano Borgia da Luna NUova del 12/12/08 – pag. 3

 

La galleria geognostica pre­vista a Chiomonte, che dovrebbe servire (come quelle già realizzate in Maurienne) a conoscere meglio la composizione e il comportamento del­le rocce che dovranno essere scavate per il tunnel di base, adesso si chiama "galleria della Maddalena". Mentre nel dossier precedente la galleria era "della Colombera". Cosa cambia? Poco più di un chilometro in meno di scavi e l'attacco spostato più verso le Gorge, nei pressi della Maddalena, la zona dei ritrovamenti neolitici e del museo archeologico.

 

Ma soprattutto si sposterebbe fuori dai terreni già acquistati dai No Tav durante la campagna "Compra un posto in prima fila", quando all'appello dei comitati per versare 15 euro e acquista­re una particella dei terreni interessati dal tunnel di Colombera risposero in più di mille.

 

La galleria della Maddalena sarà lunga 8 km e 800 metri e scenderà fino al livello del tunnel di base per raggiun­gerlo nei pressi del confine francese sotto più di duemila metri di roccia. Lo scavo avverrebbe in parte con metodo tradizionale, cioè con esplosivo; in parte con mezzi meccanici, cioè con la "talpa".

 

Il costo di questo nuovo tunnel è di 119 milioni 300mila euro. I primi 300mila euro sarebbero addirittura già stati usati nel 2008, mentre nel 2009 alle porte è previsto già un impegno di spesa di 5,4 milioni di euro, per salire a 36,1 nel 2010 quando è indicato l'inizio dei cantieri. Lo stanziamento prosegue fino al 2013, anno in cui è previsto il completamento dello scavo.

 

Ma quando inizia la progettazione della galleria della Maddalena? Nel dossier si parla di chiusura della parte preliminare all'avviamento del cantie­re già nel novembre 2009. L'inizio del cantiere di scavo è per il gennaio suc­cessivo: due mesi dopo. Per i sondaggi geognostici (i carotaggi, che nel 2007 erano 10-15 per la galleria Orsiera e 20-25 per le tratte in superficie) l'inizio è previsto il primo settembre del 2009. E dovrebbero concludersi il 30 novembre del 2011. Nel precedente dossier, senza aspettare la fine dell'Osservatorio, era previsto l'avvio dei sondaggi nella primavera di quest'anno.

 

Ma anche questa volta sembra che non si voglia aspettare le conclusioni dell'Osservatorio. E la nuova data di inizio del carotaggi significa che le occupazioni temporanee dei terreni do­vranno essere completate entro l'esta­te. Ce n'è quanto basta per fare andare di nuovo su tutte le furie i sindaci. «Forse al ministero si sono dimenticati che la Torino-Lione è tornata in pro­cedura ordinaria - ricorda con stizza Antonio Ferrentino - Per il tunnel di Venaus avevamo già fatto ricorso alla procedura della legge obiettivo che prevedeva una semplice delibera re­gionale dopo la Valutazione d'impatto ambientale, perché contestavamo che si trattasse di un semplice "cunicolo esplorativo " visto che era lungo più di dieci km. E ora mi pare che la questione sia la stessa. Come si fa a considerare "cunicolo esplorativo" la galleria della Maddalena? Questa è una vera grande opera. E poi per un tunnel del genere deve comunque essere seguita la procedura ordinaria che prevede un progetto preliminare, una Conferenza di servizi, una valutazione d'impatto ambientale, un progetto definitivo. Si pensa di fare tutto questo in un anno? Ce ne vogliono almeno due».

 

Ma il presidente della Comunità montana bassa valle e della Conferen­za dei sindaci punta il dito anche sul fatto che per una qualsiasi opera per la Torino-Lione sia già indicata una data di avvio. «Come si fa a indicare già una data di avvio dello scavo del tunnel della Maddalena se non lo ha ancora deciso l'Osservatorio? Non aveva detto il ministro che l'Osser­vatorio sarebbe stato l'unico luogo deputato per ogni decisione? Adesso come si fa continuare a credere nella validità dell'Osservatorio? Questa data di inizio cantieri per un 'opera della Torino-Lione in valle di Susa è una rigidità che blocca tutto. Stiamo seriamente valutando se interrompere il dialogo con il governo alla luce di questa decisione che appare come già presa, al di fuori dell’Osservatorio».

 

Per questo Ferrentino ha cercato ieri Matteoli. I sindaci vogliono adesso un nuovo incontro con il ministro prima della fine dell'anno.