Adesioni preziose

"Ciao, io purtroppo non scrivo per dare la mia adesione alla manifestazione, ma vorrei fortemente essere lì...
Sono un ragazzo diciottenne di Reggio Emilia, amo le montagne e i montanari, e credo che voi abbiate ragione, e che dobbiate continuare a combattere finchè non decidono qualcosa di importante per il futuro della vostra bellissima valle. Ho seguito molto attentamente le vicende di Venaus, e i vari cortei...state dando una bella lezione a tanta gente... Questa vuole essere una mail di adesione "spirituale" diciamo, alle vostre azioni, perchè non potrò essere lì, ma vi seguirò e vi sosterrò a distanza.
Parlo anche a nome di molti (non so se voi immaginate quanti sono con voi, ma sono tanti anche qua) miei amici/e che la pensano come me.
Gabriele"
(Reggio Emilia, 17 Dicembre 2005)

Caro Gabriele, sì lo sappiamo che sono in tanti che come te condividono le ragioni della protesta civile della Valle Susa, e questo ci dà la forza di cui abbiamo bisogno; sappiamo anche che il consenso cresce ogni giorno, e questo rafforza le ragioni dei valsusini. E sappiamo che chi è venuto a manifestare a Torino, e chi come te avrebbe voluto e non ha potuto, non ha inteso esprimere un semplice gesto di solidarietà; perchè una cosa ormai è chiara (anche se chi ha interesse a realizzare la TAV "costi quel che costi" cerca continuamente di nasconderlo): che il problema non è "solo" dei valsusini, ma di tutti.
Pur vivendo a distanza di sicurezza dalle polveri di amianto sollevate dal vento della Valle Susa, sono in molti ormai a non credere più alle tante bugie che parlano di opera strategica, di progresso, di isolamento del Piemonte e dell'Italia dall'Europa, di improbabili merci da trasportare dal Portogallo all'Ucraina, di saturazione delle linee ferroviarie esistenti e via mentendo senza vergogna.
E se per caso qualcuno, magari un po' distratto, di fronte a tante bugie ancora non si è fatto delle domande, ancora non ha cercato risposte serie, spiegaglielo tu, Gabriele, che come i tanti che sono venuti a Torino hai capito bene. E siccome siamo sicuri che già lo stai facendo ti diciamo grazie. E insieme diciamo a chi non vuol sentire: scusate il disturbo, ma vogliamo decidere il nostro futuro, non è mica roba da poco. Chissà che non interrompano per un momento lo shopping natalizio accorgendosi che è anche il loro futuro.
A proposito di feste e capodanno: per la Valle Susa il 2005 non è stato poi così male, a parte un po' di botte prese a Mompantero e a Venaus. Ma non ci si può sempre lamentare e siamo ottimisti per il 2006, tanto che vorremmo inviare questa cartolina di auguri a un ministro-talpa e a un presidente-minatore. Con preghiera per quest'ultimo che la lasci bene in vista sulla scrivania quando toglierà il disturbo: sarà il nostro benvenuto per il prossimo presidente.