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   ASSEMBLEA del TORINO SOCIAL FORUM - 12 Giugno 2002

Contributo del GdL Agire Locale alla definizione di rivendicazioni per il futuro dell'area torinese:
dalla crisi della Fiat verso un progetto alternativo di città


Premessa
Il Social Forum non è un soggetto contrattuale, un possibile agente di concertazione: in quanto istanza di un movimento composito della società civile elabora analisi, individua proposte al proprio interno e le confronta con altri soggetti; promuove la partecipazione attiva e responsabile dei cittadini sperimentando percorsi di democrazia nuova; attua forme di manifestazione pacifica e non violenta per scopi di sensibilizzazione o pubblica denuncia. Con questo approccio e con questi strumenti intende lottare, anche a livello locale, contro lo sfruttamento di persone e ambiente, la negazione dei diritti, la precarizzazione e l'esclusione sociale. Ciò necessariamente significa, oggi a Torino, misurarsi sia con l'attualità della crisi dell'auto, sia con i progetti esistenti di sviluppo futuro della città.


Contro le logiche di fondo del Piano strategico di Torino Internazionale ;
per uno sviluppo alternativo capace di costruire un'area di reale sostenibilità ambientale e sociale.

Respingiamo sul piano del metodo la genesi del Piano Strategico per Torino 2000-2010, che intorno agli obiettivi dei poteri forti della città (grandi banche e grandi imprese) ha aggregato, a posteriori, i vertici di istituzioni ed associazioni in rappresentanza solo formale dei cittadini. Intendiamo perseguire il coinvolgimento autenticamente democratico degli abitanti del territorio sulle future iniziative che li riguardano fino dalla fase progettuale (sul modello del "bilancio partecipativo"). A fronte, poi, di molti dei progetti del Piano Strategico dietro ai quali si riconoscono interessi speculativi ed oligarchici, noi diciamo NO alla logica di una città vista unicamente come snodo per flussi di merci e flussi di persone, come luogo di scambi di natura soltanto mercantile; diciamo SI, invece, a linee di intervento che prefigurino una comunità che sia incontro ed amalgama di culture, attenta alla qualità della vita ed alla sostenibilità ambientale presente e futura.

NEL MERITO DELLE SCELTE EMBLEMATICHE DI TORINO INTERNAZIONALE DICIAMO:

Il nodo del lavoro nel futuro dell'area torinese
Le decine di migliaia di posti di lavoro che l'industria manifatturiera dell'area sta perdendo e perderà a breve non trovano una compensazione possibile nelle prospettive delineate dal Piano Strategico di Torino Internazionale. Occorrerà costruire per il futuro occasioni di occupazione ulteriori ed in certi casi alternative; è prevedibile un periodo di transizione verso un nuovo assetto socio-economico durante il quale, mentre si progetta, si ricerca, si forma una nuova cultura industriale, sarà forse necessario attivare nuovi strumenti di redistribuzione delle risorse per garantire le tenuta del tessuto sociale.

Creare posti di lavoro per un'ampia gamma di professionalità, in un'altra Torino possibile.

Criteri ispiratori

Settori in cui rivendicare uno specifico sviluppo


Nota: i documenti del seminario TSF (20/02/02) sul Piano Strategico sono disponibili all’indirizzo: www.lacaverna.it/documentazione/globalizzazione/agirelocale.htm