IN PIEMONTE …. DI TAV SI MUORE

Nei giorni scorsi i media hanno nascosto la notizia di un nuovo incidente mortale sul lavoro nel cantiere dell’Alta Velocità ferroviaria vicino a Chivasso. In soli 6 mesi di lavori sulla tratta Torino-Novara si è registrata l’impressionante cifra di 350 infortuni, con 2 morti: prima del caso di Chivasso si era verificato il decesso di un lavoratore a Vercelli.

L’Alta Velocità ferroviaria, grande opera qualificata “di interesse strategico”, è oggi disciplinata dalla Legge obiettivo e si vorrebbe fosse oggetto di ulteriori provvedimenti speciali (come le Olimpiadi del 2006: vedi le delibere del Comune e della Provincia di Torino). Significa che per legge la sua realizzazione si vuole sia caratterizzata da procedure sbrigative, da appalti facilitati, da cantieri che devono progredire velocemente. Queste condizioni, intrecciate con l’odierna generale riduzione dei diritti sindacali, si traducono in turni massacranti e scarse prevenzioni antinfortunistiche: sono i naturali presupposti per drammatiche conseguenze sulla salute e la vita dei lavoratori. Lo testimoniano l’elevato numero di feriti e di morti bianche nei cantieri tra Roma e Napoli, tra Bologna e Firenze.

La superiore frequenza di incidenti sulla tratta Torino-Novara, il silenzio degli organi di informazione in proposito, l’indifferenza delle pubbliche amministrazioni locali informate dei fatti  stanno lì a dimostrare che in Piemonte i cantieri sono partiti in un clima ancora più pericoloso: qualcuno pensa che le vite dei lavoratori siano un logico tributo da pagare al presunto interesse strategico -mai dimostrato- dell’opera?

La tratta TAV Torino/Milano in costruzione
N° imprese impegnate in:
  • costa 6.878milioni di Euro;
  • ha una percorrenza di 125 Km;
  • attraversa 40 comuni;
  • i lavori sono affidati al general contractor FIAT-CavToMi
  • l'avanzamento lavori è 31%;
  • pari a 1.300 milioni di euro
  • sono al lavoro oltre 4.800 persone.
Lavori e opere 91
Fornitura con posa 15
Forniture 43
Servizi 37
Noli 17
Non specificato 55
Bonifiche ordigni bellici 2
Totale
260

Alle Grandi Opere del terzo millennio corrispondono dunque ancora condizioni e rischi del lavoro da Medioevo! Ci si fa forti del bisogno di lavorare delle tante persone arrivate nuovamente dal Sud d'Italia e dei tanti migranti del Sud e dell'Est del mondo, più ricattabili e perciò disponibili ad orari e condizioni di lavoro peggiori. Queste opere che "magnificano" i potenti e li faranno ricordare in futuro hanno bisogno di schiavi lontani dalle proprie terre e dalle proprie famiglie, costretti a vivere in "campi base" che paiono ghetti estranei al territorio; lavoratori privati di rapporti sociali con l’esterno del cantiere, che esistono solo per produrre, costretti ogni giorno a mettere a rischio la propria vita.

Agire Locale del Torino Social Forum ed il Comitato NoTav Torino denunciano che anche in Piemonte di TAV si muore; denunciano l’occultamento delle notizie relative da parte dei media; denunciano il silenzio e l'incapacità delle pubbliche amministrazioni, di TAV spa, di CAVTOMI di garantire la sicurezza e la vita dei lavoratori.

NON POSSIAMO RIMANERE INERTI E SILENTI DI FRONTE A QUESTI GRAVISSIMI AVVENIMENTI.

Torino, 31 luglio 2003

Agire Locale Torino Social Forum
Comitato NoTav Torino