Audizione di Comitati ed Associazioni presso la Commissione UE per le petizioni

Comunicato stampa
Roma, 8 Settembre 2003

A seguito della petizione trasmessa a gennaio al Parlamento Europeo da parte di 21 comitati, associazioni e circoli che si oppongono alla nuova linea ferroviaria ad Alta Capacità / Alta Velocità Torino /Lyon, una delegazione delle associazioni firmatarie è stata convocata a Roma il giorno 8 settembre presso l’Ufficio per l’Italia del parlamento Europeo affinché llustrasse la petizione ai membri europei della Commissione per le petizioni.
La delegazione era composta da Alberto Perino per il Comitato Habita (onlus), Paolo Mattone per il Comitato Torino No TAV, Fabrizio Falca per il Comitato Spontaneo Almesino contro il TAV TAC e Guido Fissore per il Comitato Spinta dal Bass.
A Roma è stata ascoltata dai membri presenti della Commissione per le petizioni:
On. Vitaliano GEMELLI – PPE – (Italia UDC) Presidente
Mr Richard A. BALFE – PPE – (UK Conservatori)
Mme Marie-Hélène DESCAMPS – PPE – (Francia UMP)
Frau Margot KESSLER – PSE – (Germania SPD)
Uma AALTONEN – VERDI – (Finlandia VIHREAT)
On. Giuseppe DI LELLO FINUOLI - Gruppo confederale della Sinistra unitaria europea/Sinistra verde nordica – (Italia – RIFONDAZIONE COMUNISTA)
Mrs Jean LAMBERT – VERDI – (UK Verdi)
E altri. Segretario Piero Soave.
Nonostante il breve tempo a disposizione della delegazione si sono illustrati i punti fondamentali del problema creato dall’ipotesi della nuova linea Torino/Lyon mettendo a disposizione della commissione una cospicua documentazione (giornali, libri, cd, video, campioni valsusini di minerali di amianto e di uranio, documenti ufficiali delle amministrazioni locali ecc.) che illustra l’opposizione delle popolazioni a questa inutile costosissima e devastante infrastruttura.
Perino, nel suo intervento, ha ricordato “che tutte le grandi opere devono essere condivise ed accettate dalle popolazioni coinvolte” ed ha ribadito “che non si può imporre con la forza la distruzione di un territorio e la rilocalizzazione (deportazione) degli abitanti come ventilato in un convegno dai progettisti”. Ha poi fatto rilevare che tutte le osservazioni critiche formalizzate al progetto RFI “progetto che ha ricevuto il parere negativo di tutti gli enti locali interessati (35 comuni per 350.000 abitanti), delle Comunità montane, della Provincia di Torino (deliberazione di Giunta n. 530-122147 del 13/05/2003) e per la tratta nazionale la stessa Regione Piemonte non ha potuto esprimere parere favorevole al progetto per la somma delle criticità ambientali evidenziate dagli uffici competenti” hanno costretto “il servizio VIA del Ministero dell’Ambiente, che la scorsa settimana si doveva pronunciare sui progetti della Torino/Lyon” a chiedere a RFI di ritirare il progetto per non farsi dare parere negativo, ed così “RFI HA RITIRATO IL PROGETTO”. Ha po concluso l’intervento ricordando come “le Olimpiadi 2006 saranno un’OTTIMA OCCASIONE per rompere il muro di silenzio imposto dai media nazionali sull’opposizione delle popolazioni alla TAV/TAC”.
I parlamentari eureopei (che faticano molto a localizzare il piemonte, figuriamoci la Valsusa!) hanno rivolte parecchie domande di approfondimento al problema dimostrando di esserne vivamente interessati.