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Tav, al via i cantieri nel 2023: firmato il patto Telt-Regione per formare mille lavoratori

Il piano coinvolgerà le scuole della Val di Susa

 

di Simona Lorenzetti da Il Corriere della Sera del 22-07-2022 - ed. Torino

https://torino.corriere.it/economia/22_luglio_22/tav-via-cantieri-2023-firmato-patto-telt-regione-formare-mille-lavoratori-dc13be24-09df-11ed-8f44-5a1d0a96058f.shtml

 

Formare — attraverso gli istituti scolastici, il sistema universitario e gli enti specializzati — personale da impiegare nei futuri cantieri Tav che si apriranno in Val di Susa. È questo, in sintesi, l’obiettivo dell’accordo che firmeranno Regione Piemonte e Telt (la società italo-francese che sta realizzando l’opera) e che sarà operativo da settembre. Per la Torino-Lione l’orizzonte di lungo termine resta il 2031-2032 per la messa in esercizio. Per arrivarci, nel 2024 cominceranno i lavori per il tunnel di base anche in Italia, e nel 2025 quelli sulla tratta Bussoleno-Torino.

Un cronoprogramma che mette in luce come da qui al prossimo imminente futuro si apriranno ampi margini di manovra perché vengano creati nuovi posti di lavoro. Un’opportunità che potrebbe rimanere solo una mera suggestione se le società che si aggiudicheranno gli appalti non troveranno le figure professionali necessarie. Da qui il «Patto per il territorio» per insegnare fin da ora agli studenti (che poi cercheranno lavoro) e a chi sta provando a ricollocarsi a «costruire» la Tav: cioè, quei mestieri che si renderanno indispensabili per il cantiere, le opere connesse e l’indotto.

 

Secondo le prime stime di Telt, dal 2023 alla fine dei lavori per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base saranno impiegati circa mille operai specializzati. Diverse le figure professionali che saranno interessate: il 60% sarà manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti, ecc.); un altro 20% riguarda figure della logistica esterna (autotrasportatori, escavatoristi, addetti agli approvvigionamenti, ecc.), mentre il restante 20% sono quadri, impiegati e personale tecnico. In una prospettiva di lungo periodo, invece, i mestieri e le figure professionali evolveranno verso la gestione dell’esercizio ferroviario (manutentori, manovratori, addetti alla sicurezza e alla circolazione ferroviaria, ecc.).

 

Il Patto prevede il coinvolgimento degli istituti professionali, pronti a declinare i corsi in base alle professionalità che saranno necessarie e così faranno anche gli enti di formazione. Infine, l’Agenzia Piemonte Lavoro attraverso i centri per l’impiego coinvolti (Susa, Rivoli e Chivasso) predisporrà gli sportelli per mettere in contatto domanda e offerta.