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VALSUSA, I NO TAV FERMANO ALCUNI CAMION SULLA STATALE: “HANNO SMARINO SOSPETTO”

da Valsusaoggi del 15-09-2022

https://www.valsusaoggi.it/valsusa-i-no-tav-fermano-alcuni-camion-sulla-statale-hanno-smarino-sospetto/

 

SAN DIDERO

Nella mattinata di giovedì 15 settembre i No Tav si sono attivati sulla strada, all’altezza del bar Paradise, per fermare alcuni camion provenienti dal cantiere di Salbertrand, dove è in corso la bonifica dell’amianto.

“A San Didero, all’altezza del Paradise, i No Tav hanno intercettato diversi camion provenienti dal cantiere di Salbertrand con smarino sospetto” dicono dal movimento contro l’alta velocità. Al momento non stanno bloccando la strada, ma stanno bloccando solo alcuni camion, in modo selettivo, fermandoli nel parcheggio accanto al Paradise.

“Da alcune settimane gli abitanti della Val di Susa hanno iniziato a notare sul proprio territorio, nel tratto tra Salbertrand e San Didero, un transito anomalo di mezzi da cava – aggiungono dal movimento No Tav – Camion che trasportano materiale di risulta dell’ex discarica di amianto del piccolo paesino dell’alta valle, sino all’ Eslo Silos di Bruzolo, confinante con il fortino di San Didero. Oggi siamo qui per interrompere questo flusso e segnalare questo inquietante spostamento di materiale inquinante per l’ambiente e la salute delle persone.

 

Infatti sembra che sulla carta la bonifica dell’amianto sia terminata ma poi, in silenzio, si continua a spostare smarino da un posto all’altro senza avere avviso di quanto e come sarà stoccato il materiale e senza, peraltro, dare alcun tipo di comunicazione agli abitanti della zona. La storia della valorizzazione dello smarino non se la beve più nessuno: da qualunque parte provenga , buchi, gallerie o trafori, a farne le spese sono sempre le persone che vivono e attraversano il territorio e che sono obbligate a sottostare a queste scelte ecocide ed inumane.


Gli artefici di questi ennesimi passaggi nocivi sulle strade della Valle, sono sempre le solite ditte che se la cantano e se la suonano insieme alle lobby del cemento. Ancora una volta la media bassa valle subisce traffico, inquinamento, polveri e depositi e ci viene la rabbia a pensare quanto questo non potrà far altro che peggiorare tra la chiusura del Traforo del Monte Bianco e la prospettiva dei probabili futuri cantieri del Tav, che porteranno sulle nostre strade un ulteriore incremento di mezzi pesanti con tutte le conseguenze nocive per la salute e l’ambiente”