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Tav Torino-Lione, completati in Francia i primi 10,5 chilometri del tunnel in cui viaggeranno i treni

E' stata finora la parte più complessa a causa di una lunga faglia carbonifera

 

di Mariachiara Giacosa da Repubblica ed. Torino del 28-04-2022

https://torino.repubblica.it/cronaca/2022/04/28/news/tav_torinolione_completati_in_francia_i_primi_105_chilometri_del_tunnel_in_cui_viaggeranno_i_treni-347264332/

 

Ore 10,44, cade la parete di roccia sotto la galleria della Tav a Saint-Martin-la-Porte, uno dei cantieri della Tav in Francia. Si "aprono" così i primi 10,5 chilometri del tunnel di base, nove dei quali scavati con la talpa e 1 e mezzo con la tecnica tradizionale, a causa della tipologia di roccia, estremamente friabile. Ad assistere alla caduta del diaframma il direttore generale di Telt, la società che gestisce gli appalti della Torino-Lione, Mario Virano.

 

"Abbiamo lavorato nel rispetto dei tempi e dei costi" spiega Virano, secondo il quale "questo ultimo chilometro e mezzo di lavoro ci ha consentito di acquisire tutti gli elementi conoscitivi da mettere nei capitolati in modo che le imprese che devono scavare la galleria gemella a 50 metri di distanza (la seconda canna del tunnel, ndr) non abbiano più la scoperta delle criticità ma sappiano già quello che si troveranno e che cosa dovranno fare".

 

I lavori per lo scavo della canna nord e per il proseguimento di quella sud partiranno la prossima primavera. Per la canna nord si procederà all'inizio con il martellone, come si è fatto nella canna sud per un chilometro e mezzo, mentre in quella sud, verso l'Italia, si useranno le talpe, che consentono uno scavo meccanizzato e più rapido, circa 20-30 metri al giorno a seconda delle condizioni.

 

"Tutti i tre miliardi e 300 milioni di euro di lavori che abbiamo appaltato - ha sottolineato Virano - sono in fase di avvio. Sono operativi 9 cantieri su 12, mancano quelli sul lato italiano che saranno operativi il prossimo anno. In Francia devono essere ordinate le nuove frese, poi saranno installati i cantieri. E a fine anno chiuderemo la negoziazione della gara italiana: prevediamo di firmare il contratto all'inizio del nuovo anno, Ucraina permettendo sul fronte dell'approvvigionamento dei materiali. La previsione - ha aggiunto - è quella di finire tutti i lavori nel 2030, compreso anche l'allestimento tecnologico. Poi ci sarà circa un anno e mezzo di pre-esercizio e di prove: saremo quindi pronti e operativi a partire dal 2032".

 

Per il momento, l'aumento dei costi delle materie prime e la crisi dei prezzi collegata alla guerra in Ucraina, per questo cantiere non rappresentano un problema. "La Francia ha un sistema di aggiornamento mensile dei prezzi degli appalti - spiega Virano - Telt è una società di diritto francese e quindi i nostri lavori, anche in territorio italiano, godono di questo sistema".

 

Qualche problema potrà emergere per quanto riguarda i due cantieri che Telt ha commissionato a Sitaf che ha gestito le gare d'appalto: quello dello svincolo di Chiomonte sull'autostrada A32 e quello del nuovo autoporto: circa 130 milioni di lavori appaltati. "Abbiamo già evidenziato il problema, anche perché il sistema messo in campo dal governo italiano per arginare gli extra costi è di difficile applicazione. Monitoriamo con attenzione l'andamento dei prezzi e vedremo cosa succederà nei prossimi mesi" chiarisce Virano.

 

Per quanto riguarda la tratta internazionale l'Europa è impegnata a finanziare almeno il 40 per cento del costo, aggiornato all'inflazione che potrebbe diventare il 50 o il 55 in base a come andranno i negoziati sulla nuova tranche di finanziamento, quindi, più che i costi, preoccupano i tempi per il reperimento di materiale. "Per il momento siamo in tempo - chiariscono da Telt - ma il monitoraggio è costante".