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COMUNICATO DEL MOVIMENTO NO TAV

 

Sabato 31 Luglio 2021

 

Durante la marcia di sabato pomeriggio, nonostante un enorme dispiegamento di forze dell’ordine un gruppo di No Tav, scendendo dai boschi, è riuscito ad entrare all’interno del cantiere nei pressi dell’area archeologica di Chiomonte tagliando le reti e mettendo fuori uso una jeep lince dell’esercito. Tante azioni che dimostrano che nulla può un esercito mercenario e spaesato contro la determinazione e la conoscenza del territorio di chi è radicato in questa valle. Non basteranno 10.000 agenti per fermare i No Tav!

 

La seconda giornata del Weekend ad Alta Felicità si è aperta con un gran sole che splendeva sull’enorme distesa di tende che hanno colorato i prati di Venaus. Dopo risvegli e colazioni ci si è rilassati e preparati per la passeggiata al Mostro, il cantiere di Chiomonte.

Così, nel primo pomeriggio, siamo partiti in circa 7000. Un corteo composto per lo più da giovani e giovanissimi, che, insieme ai volti storci del Movimento No Tav, hanno marciato fianco a fianco accompagnati dai tanti cori che si sono alzati dal corteo e la musica che arrivava dal furgone.
Arrivati a Giaglione, un folto gruppo di persone ha preso un sentiero di montagna, con l’obiettivo di raggiungere il Presidio Permanente dei Mulini, nato la scorsa estate proprio a due passi dalle reti del cantiere; mentre, il resto del corteo, ha proseguito sul sentiero Gallo Romano fino al cancello di ferro che, ormai, le forze dell’ordine posizionano ogni volta che in Valsusa viene annunciata una qualsiasi iniziativa che ponga l’obiettivo di avvicinarsi al cantiere.


La voglia di raggiungere il Mostro era palpabile con mano, così, per circa quattro ore, si è tentato da più punti di oltrepassare le barriere, chi sul sentiero Gallo Romano tagliando diversi metri del filo spinato che avvolge il cancello, chi dai sentieri boschivi attraverso azioni di disturbo. Un gruppo di No Tav, è, invece, riuscito ad entrare nel cantiere vicino all’Area Archeologica della Maddalena a dimostrazione del fatto che i 10.000 uomini inviati dalla Ministra Lamorgese, non sono serviti a fermare la voglia di contrastare la grande opera inutile e dannosa.


La marcia ad Alta Felicità di oggi ha dimostrato ancora una volta che il Movimento No Tav non solo è vivo, ma risponde alle esigenze di chi vuole un mondo libero e un futuro in salute per tutte e tutti.


Nonostante la pioggia, che ad un certo punto ha cominciato a cadere incessantemente, siamo rimasti tutte e tutti sul sentiero perché “si parte e si torna insieme” non è solo uno slogan vuoto, ma è la ricetta per superare insieme tutte le difficoltà.


Rientrati dalla marcia siamo corsi sotto il palco ad ascoltare Samuel, Willie Peyote, Bandakadabra, Medusa, The Perception e Alieni di Vetro, che ci hanno regalato ore di splendida musica perché, l’abbiamo detto fin dal principio, la gioia con cui portiamo avanti i momenti di socialità, è la stessa con cui lottiamo.
Ora e sempre No Tav! Ora e sempre Resistenza!