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TAV A SALBERTRAND, APPELLO AI COMUNI: “BLOCCATE IL DEPOSITO DELLO SMARINO”

da Valsusa Oggi del 03-07-2020

https://www.valsusaoggi.it/tav-in-valsusa-appello-ai-comuni-bloccate-il-deposito-dello-smarino-a-salbertrand/

 

OULX /SALBERTRAND – Circa 300 cittadini hanno sottoscritto una petizione consegnata al Comune di Oulx e sarà spedita anche a tutti gli altri Comuni e alle due Unioni Montane dell’alta Valsusa, per chiedere di bloccare il futuro cantiere dello smarino che nascerà a Salbertrand.

 

Pubblichiamo qui sotto la petizione firmata dai cittadini e inviata ai Comuni.

 

I sottoscritti firmatari della presente Petizione premettono:

 

Il giorno 5 febbraio scorso, la gente di Salbertrand si è svegliata accorgendosi di essere in “stato di assedio”, con presidi militari dislocati nella parte bassa del paese, nei dintorni della stazione ferroviaria, agli imbocchi dei ponti del Martinet e dell’autostrada, fino ai “depositi” delle Iles Neuves.

 

In quel giorno di “allarme” si sono svolti (in parte) iter burocratici di occupazione di suoli pubblici e privati, che quando saranno completati, metteranno in mano alla Società promotrice TELT, “un’area industriale per la lavorazione, di quella “bestia nera” che rappresenta il materiale, estratto dal “tunnel di base”, smarino.

 

Chi ha “apprezzato” il dispiegamento delle forze dell’ordine, per garantire solo atti burocratici, si può ben immaginare cosa potrà accadere quando alle Iles Neuves di Salbertrand si procederà agli sgomberi dei materiali inquinanti stoccati e sequestrati ( primo problema) e soprattutto alla costruzione di una linea di lavorazione del predetto smarino, con i connessi trasporti ultradecennali in andata e ritorno per la via autostradale (secondo problema).

 

Risulta pertanto ragionevole prevedere, una situazione cantieristica generale caotica, centinaia di camion al giorno ,circostanza che limiterà e pregiudicherà la vivibilità dell’Alta Val Susa (almeno da Susa in su), sotto vari profili fra i quali, la viabilità, l’ordine pubblico, la sanità, l’equilibrio idrogeologico, ma anche e soprattutto l’economia locale in un territorio a: “prevalente vocazione turistica”.

 

Questa petizione nasce dalla nostra consapevolezza, che l’uomo, l’ambiente e il paesaggio, sono beni essenziali da salvaguardare, tutelare e valorizzare e non umiliare e mortificare da speculazioni e progetti dissennati, con “opere irricevibili”  per il territorio dell’Alta Valle come il “cantiere industriale di Salbertrand”. Dobbiamo essere consapevoli che il cantiere che verrà realizzato sarà una:

“Fabbrica di smarino trattato e ridotto in conci, cemento, rifiuti, ecc.. per diversi milioni di mc, con produzione di polveri inquinanti, rumori e impatti negativi per l’ambiente.  Lo spazio indicato da TELT  per la costruzione della fabbrica (124.000 mq.) si trova a ridosso della ferrovia, tra la Dora Riparia e l’Autostrada, su un’area parzialmente esondabile di livello A e B, una manifesta violazione di norme di tutela e assetto idrogeologico, unitamente alle ormai note motivazioni di ordine pubblico.

 

È quindi una fabbrica fuori legge e non accettata dalla popolazione di Salbertrand, che si è espressa in un consenso elettorale contrario all’opera, un pensiero sicuramente condiviso dagli abitanti consapevoli ed informati dell’Alta Valle.

 

Il cantiere è poi un “mostro” di oltre un chilometro di prefabbricati, alti oltre 20 metri, situati a meno di 100 metri. dal sito di interesse comunitario del Parco Naturale Gran Bosco di Salbertrand, un ecosistema caratteristico che accoglie flora e fauna specifica come la Sfinge, l’Olivello Spinoso ecc.. In sintesi sarà un cantiere industriale che danneggerà gravemente la salute degli abitanti residenti e non, per inquinamento acustico e danni legati alla qualità dell’aria. Lo stesso studio di valutazione di impatto ambientale sul sito (Via), presentato nel  lontano 2010 da LTF, affermava già che gli incrementi di PM10 ” giustificano ipotesi di impatto sulla salute pubblica di significativa rilevanza, soprattutto per le fasce di popolazione ipersuscettibili a “patologie cardiocircolatorie e respiratorie, che indicano incrementi patologici del 10%”.

 

Questa petizione è rivolta ai sindaci ed a tutti i consiglieri comunali, affinché si attivino presse le sedi e le istituzioni competenti per richiedere  almeno supplementi istruttori per cercare di bloccare il cantiere di Salbertand, e trasferirlo (se del caso) in altre sedi territoriali più idonee.

 

Si ringraziano tutti coloro che aderiranno a questa iniziativa e un particolare ringraziamento va al Sindaco di Salbertrand, che ha favorito una seria informazione, assumendo precise posizioni contrarie a tutela del suo Territorio e della sua Salute pubblica, ben ricordando che i problemi aperti non sono solamente limitati a Salbertrand ma investono tutta l’alta val di Susa almeno. Dove la popolazione è cosciente dei problemi non si costruisce più un consenso con slogan o con affermazioni false.