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Comunicato Stampa | 21 marzo 2016

Presidio Europa – Movimento NO TAV

richiama l’attenzione dei media su quanto sotto riportato

 

Torino Lione: Tractebel Engineering e TUC Rail certificano un costo incerto. Centinaia di milioni di euro sono basati su analisi provvisorie e non verificate. Svelato il contenuto del rapporto di certificazione dei costi, finora tenuto nascosto. Non c’è trasparenza sulle grandi opere, i parlamentari europei annunciano un’azione di controllo a tutto campo.

 

Il rapporto segreto

Oggi il Movimento NO TAV rende pubblico il rapporto di certificazione dei costi della Torino Lione, gelosamente custodito dai governi italiano e francese, e reso disponibile dopo un accesso agli atti della consigliera regionale Frediani. 28 pagine di scarne considerazioni e mera presa d’atto di quanto dichiarato dai proponenti dell’opera. Con questa vuota formalità, Tractebel Engineering e TUC Rail “laureano” la futura voragine finanziaria da miliardi di euro.

 

Il costo certificato non è certo

Gli studi futuri consentiranno di chiarire il progetto [..] e di perfezionare la stima attuale del costo e delle tempistiche di costruzione“. Questa è la stupefacente affermazione riportata da Tractebel Engineering e TUC Rail nel loro rapporto di certificazione dei costi. E’ riferita ad una questione fondamentale: l’inizio dello scavo del tunnel di base dal lato italiano, da Chiomonte anziché da Susa. Una “bazzecola” da centinaia di milioni di euro che prevede un’ennesima galleria da scavare a La Maddalena, liquidata come “soluzione alternativa da studiare in modo più approfondito”. Analogamente avviene per gli oneri della cosiddetta “messa in sicurezza” ovvero la difesa dei cantieri: anche in questo caso solo stime. Un valutazione non definitiva che introduce incertezze per quasi mezzo miliardo di euro di costi.

 

Cosa hanno firmato Renzi e Hollande?

Uno scivoloso terreno per Renzi e Hollande, i quali ha Venezia hanno siglato al buio un Protocollo di ripartizione sui costi che non sono in grado di prevedere. Una firma in forte ritardo per il cronoprogramma Torino Lione. Per l’Europa doveva arrivare a fine 2015. Ora i parlamenti si troveranno nell’incredibile situazione di dover ratificare in fretta e furia gli 8,6 miliardi di opera “asseverati” sull’approssimazione di stime.