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Chiuso cantiere del Terzo Valico: "Non è in regola con l'antimafia"
La prefettura di Torino mette i sigilli all'area di Voltaggio in cui si sta realizzando la galleria di congiunzione con la Genova-Tortona. Al momento non è chiaro se l'impresa Lauro che sta realizzando l'opera sia interessata in prima persona o piuttosto sarebbe dubbia la posizione di un consulente esterno. L'ira degli operai

 

di Giulia Destefanis e Stefano Origone da Repubblica del 28-06-2014 Cronaca di Genova
http://genova.repubblica.it/cronaca/2014/06/28/news/chiuso_il_cantiere_del_terzo_valico_non_in_regola_con_l_antimafia-90195739/

 

Stop ai lavori per il Terzo Valico a Voltaggio, a nord di Genova. La prefettura di Torino ha posto i sigilli al cantiere dove si sta realizzando la galleria di servizio che va a congiungersi con la Genova-Tortona. Da quanto emerge, sono venuti meno i requisiti del protocollo antimafia, condizione necessaria per consentire all'impresa Lauro di Torino di proseguire i lavori. La questione è piuttosto intricata ed è trapelato che la stessa azienda sarebbe già stata colpita da provvedimenti di sospensione che hanno fermato due opere in fase di realizzazione a Borgo Ticino e Aosta. Una patata bollente, non c'è che dire. Anche perché il cantiere dà lavoro a una cinquantina di operai, quasi tutti con contratto a termine, arrivati anche dalla Sicilia e dalla Sardegna, e vista la situazione sarebbero già in arrivo le lettere di licenziamento

 

Sono scesi in campo i sindacati, che per la settimana prossima hanno chiesto un incontro con il prefetto di Torino, Paola Basilone, e il Cociv, il consorzio per la progettazione e costruzione della linea dell'Alta Velocità. È stata proprio la società a consegnare ieri alle 14 il provvedimento che blocca i lavori di una delle più grandi opere. 

 

Come detto, la misura porta la firma della Prefettura di Torino, dove ha sede la società (la direzione generale si trova a Borgosesia). La Stazione Appaltante ha quindi informato il Cociv, che a sua volta si è presentato presso il cantiere informando gli operai che i lavori erano stati bloccati per la "mancanza requisiti". Al momento non è chiaro se la Lauro sia interessata in prima persona (difficile in quanto il cantiere non sarebbe mai stato aperto), voci di corridoio riferiscono che sarebbe dubbia la posizione di un consulente esterno ed è per questo che sono venuti meno i requisiti. Una mazzata per l'azienda, che conta più di 300 dipendenti. Ieri mattina, ci sono stati momenti di alta tensione. Gli operai non volevano credere a quello che stava accadendo e alcuni si sono rifiutati di fermare il lavoro. Per calmare gli animi sono dovuti intervenire i carabinieri del comando provinciale di Alessandria. Ora le ruspe sono ferme. 

 

L'azienda, come prevede la legge, dovrà mettere in sicurezza il cantiere, il cui futuro è molto incerto. Prefettura, Cociv e sindacati si dovranno sedere a un tavolo per una trattativa che si preannuncia lunga e dolorosa. Sicuramente, verrà tolto l'appalto
alla Lauro, ma l'azienda che subentrerà non è detto che possa farsi carico dei dipendenti lasciati a casa. A tutto questo è legato il futuro del cantiere e dei lavori, che potrebbero rimanere fermi diverse settimane.