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Tav, varata la linea dura Più divieti e soldati
Inasprite le pene per chi si introdurrà nel cantiere di Chiomonte.
Il ministro Alfano: "Quando lo Stato decide un'opera pubblica, deve essere realizzata"

 

Da Repubblica del 09-08-2013 – Cronaca di Torino
http://torino.repubblica.it/cronaca/2013/08/09/news/tav_varata_la_linea_dura_pi_divieti_e_soldati-64519059/

 

Pugno di ferro contro i violenti No Tav. Lo annuncia il governo, che ha inserito una norma ad hoc sulla Torino-Lione nel decreto sicurezza: si tratta dell'articolo 8 che, tra l'altro, inasprisce le pene per chi si introdurrà abusivamente nel cantiere di Chiomonte o violerà le zone di interesse strategico. Rafforzato anche il contingente militare in Valsusa. Nei giorni delle occupazioni a ripetizione dell'autostrada del Frejus, che hanno portato a tre arresti e a diciassette denunce, la risposta del ministero dell'Interno non si è fatta attendere. A rendere nota l'ennesima stretta il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che promette "sanzioni più rigorose". Non solo per chi tenta di introdursi nel cantiere in cui si sta scavando il tunnel geognostico per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. L'articolo 8 cita infatti tutte "le aree e i siti individuati per la realizzazione della sezione transfrontaliera". Dal "tunnel di base a Susa/Bussoleno - si legge nel decreto - compreso il raccordo con la linea storica".

 

"Quando lo Stato decide di realizzare un'opera pubblica, questa deve essere realizzata - ha sottolineato il vicepremier - e chi aiuta lo Stato a realizzarla deve essere difeso". Il decreto, oltre a incrementare la sicurezza delle maestranze addette ai lavori della Tav, rende più flessibile l'impiego dei militari nei servizi di pubblica sicurezza.

 

"Il ministro Alfano si informi meglio - è la reazione di Laura Castelli, deputata torinese del Movimento 5 Stelle - il cantiere di Chiomonte è già equiparato a un sito di interesse strategico, per cui si applicano già le sanzioni più rigorose del caso".

 

Chiede invece un ulteriore giro di vite Enzo Marco Letizia, segretario nazionale dell'associazione funzionari di polizia, che auspica la reintroduzione del reato di blocco stradale, "perché l'attuale sanzione amministrativa - dice - non ha alcuna efficacia deterrente".

 

"Ci aspettiamo che anche il Governo prenda atto della difficilissima e pericolosa situazione in cui i poliziotti operano quotidianamente - è il commento di Felice Romano, segretario generale del Siulp - per garantire i lavoratori del cantiere e lo stesso cantiere e invii contingenti adeguati".

 

Oggi, intanto, è previsto l'interrogatorio per la convalida dei tre No Tav arrestati da 48 ore. Un gruppo di attivisti del Movimento ha manifestato davanti al carcere torinese delle Vallette per chiederne la liberazione.