vai alla home page

Bookmark and Share

 

Mi dichiaro, mio malgrado, terrorista. Ma difendo solo la mia valle

 

dalla rubrica Opinioni di Luna Nuova del 30-08-2013 - pag. 5

 

Sono da dodici anni attivista del movimento No Tav. In questi giorni, per la prima volta, la Procura di Torino ha ipotizzato a carico di alcuni giovani appartenenti al movimento l'accusa, gravissima quanto surreale, di terrorismo.

Mi dichiaro, mio malgrado, terrorista. Combatto tutti i giorni con il mio nome e con il volto scoperto, a mani nude, contro la follia che vorrebbe non solo distruggere il territorio dove vivo ma penalizzare pesantemente le già disastrate finanze del nostro Paese, a scapito di interventi ben più urgenti che creerebbero centinaia di posti di lavoro utili alle persone. Alle persone e non alle lobby politico-finanziarie che stanno riducendo l'Italia a un territorio in lenta e inesorabile decomposizione.

 

Combatto con migliaia di altre persone, ogni giorno, conducendo parallelamente e contemporaneamente la mia vita che è quella di madre di famiglia e di insegnante, tesa da sempre ad educare i miei figli e i miei allievi ad un approccio critico ma corretto nei confronti della realtà, impartendo soprattutto il concetto che è fondamentale il rispetto dell'altro e delle regole. Rispetto che deve però essere sempre reciproco.

 

Sono terrorista (come migliaia di altre persone) perché vedo, leggo, penso e non mi volto dall'altra parte in modo vigliacco e qualunquista. Sono terrorista perché pretendo che i miei sacrosanti diritti di cittadina vengano rispettati e non lesi da un potere sempre più arrogante ed incapace, un potere colluso con le varie mafie (quelle vere e non quelle "combattute" in tv). Sono terrorista perché non voglio a capo di un governo gente ormai delegittimata e non in grado di gestire alcunché, se non i propri scandalosi privilegi. Sono terrorista perché non riconosco nelle forze dell'ordine che attualmente occupano il territorio in cui vivo i garanti della mia e altrui incolumità. Sono terrorista perché, benché da sempre contraria ad ogni tipo di violenza, percepisco chiaramente una violenza sempre più crescente da parte dello Stato nei confronti della valle di Susa. Violenza che nasce dal netto rifiuto del dialogo vero da parte delle istituzioni.

 

E infine, sono soprattutto terrorista perché difendo come una madre quei figli che oggi sono accusati di un crimine orrendo. Figli colpevoli di saper pensare e discernere. Figli che rappresentano l'unico possibile futuro di questo Paese martoriato. A Luca, Martina, Giulia, Andrea, Willy, Dana e a tutti i ragazzi che vengono colpiti così duramente per il loro impegno, va tutto il mio affetto e la mia gratitudine.

 

DORIANA TASSOTTI - Susa