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Assalto alle recinzioni, tafferugli in Clarea

 

di Marco Giavelli da Luna Nuova del 12-07-2013 – pag. 3

 

Era ormai da un paio di mesi che non si verificavano più azioni di un certo tipo alla Maddalena, e puntualmente la passeggiata notturna di mercoledì sera alle recinzioni ha fatto registrare un nuovo attacco al cantiere del tunnel geognostico. Dai sentieri lato Chiomonte sono partiti «in centinaia» secondo i No Tav, in una settantina secondo le forze dell'or­dine. Dopo la consueta battitura delle reti accompagnata dai classici slogan, intorno alle 23,30 è scattato l'attacco vero e proprio ad opera di una ventina di attivisti «vestiti di scuro e travisati», re­cita il comunicato diffuso dalla questura. L'azione è durata una mezzoretta e si è conclusa verso la mezzanotte. Il gruppo, dopo aver costruito una barricata sul ponte del Clarea con alcuni massi, si è avvicinato alle recinzioni ed ha iniziato l'immancabile taglio delle reti: la polizia ha subito reagito con gli idranti prima di uscire dalle recinzioni.

 

A quel punto, dal bosco, è iniziato il lancio di bombe carta, petardi e fuochi artificiali di ogni genere verso i macchinari del cantiere e le forze dell'ordine, che hanno poi disperso gli attivisti sparando lacrimogeni. Non ci sono co­munque stati feriti né da una parte, né dall'altra. Sempre secondo la questura, durante il successivo sopralluogo, sono stati ritrovati cinque grossi artifici piro­tecnici inesplosi e un "tromboncino" in plastica lungo 1,20 metri, che secondo gli inquirenti sarebbe stato utilizzato come mortaio artigianale: ieri mattina, duran­te la bonifica, sono saltati fuori anche nove grossi petardi. Durante la passeg­giata, gli attivisti presenti hanno inoltre appreso dai funzionari della questura che la prefettura ha emesso una nuova ordinanza, già inviata ai sindaci, che fino ad ottobre prevede l'istituzione di una "zona rossa" dal ponte sul Clarea fino all'area archeologica, quindi lungo tutto il sentiero che costeggia le recinzioni del "sito strategico". Un divieto che è già stato violato ieri sera e che difficilmente riuscirà a scoraggiare i No Tav, per lo meno l'ala dura del movimento.