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TAV TORINO - LYON

Parte italiana della tratta internazionale

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Progetto definitivo 2013

Le "pezze d'appoggio" ad-hoc per l'operazione accorciamento

 

 

Ai tecnici e legali consulenti della Comunità montana e delle Associazioni ambientaliste non era mai successo un caso simile.

Di norma il tracciato nel progetto definitivo di un'infrastruttura ha la stessa origine e destinazione del tracciato disegnato nel progetto preliminare: quando per vari motivi (tecnici, economici...) si renda necessaria una realizzazione frazionata in lotti, la suddivisione ed il perfezionamento delle parti avviene solo in sede di progettazione esecutiva.

 

Qui siamo, invece, ad una vera e propria ridefinizione dell'infrastruttura; e per un'operazione di tale portata i promotori istituzionali si sono premurati di crearsi un'adeguata "pezza d'appoggio": questa è inserita in modo abbastanza inusuale in una delibera del Cipe (la n. 23 del 23 marzo 2012, a firma Mario Monti) che recepisce i principali contenuti dell'accordo italo-francese del 30 Gennaio 2012, il quale a sua volta riporta un'intesa definita in sede di CIG (Commissione intergovernativa).

 

Nell'accordo citato vi è anche un vago accenno alla prosecuzione del tracciato sulla linea storica ed al necessario adeguamento della stessa (ipotizzati 81 milioni di Euro).

 

Ecco gli estratti significativi dai due documenti:

 

 

Il punto specifico nella citata delibera Cipe (fine di pag. 86):

(vedi in particolare pag. 86)


 

L'unico accenno alla prosecuzione del tracciato sulla linea storica ed al necessario adeguamento della stessa