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 PROF. MONTI, CHIEDIAMO RISPETTO E DEMOCRAZIA

Lunedì mattina, per il mio impegno di volontariato presso una mensa dei poveri, non ho potuto essere presente all’inaugurazione della “superstazione” ferroviaria di porta Susa e contestare Lei, il suo entourage di ministri e amministratori locali. Lo voglio fare per iscritto.


Prof. Monti, Lei è venuto a Torino per ribadire con “forza” la scelta del Tav come fonte di sviluppo e progresso per l’Italia e ha stigmatizzato come “pulsioni istintive e devastanti” quelle azioni del movimento notav contro la realizzazione di questa grande opera.


Queste sue parole mi hanno offesa e indignata profondamente perché sono vent’anni che il nostro movimento esprime idealità e ragioni per dire no a questa irresponsabile scelta. Anche ultimamente tecnici, personalità illustri, docenti e scienziati, hanno presentato al governo e al paese i dati oggettivi sull’inutilità, insostenibilità, dannosità di quest’opera, a cui Lei non ha dato nessuna risposta, nessun spiraglio di confronto. E il commissario Virano nel suo quaderno n°8 ha bollato come ideologici i dati forniti dai tecnici della Comunità Montana.


Queste sono gravi responsabilità che parlano di metodi politici autoritari. Con la sua affermazione pulsioni istintive e devastanti cataloga come soggetto irrazionale e pericoloso, (quasi suo nemico ?) il Movimento, in modo sprezzante  non riconosce le posizioni diverse e contrapposte, legittime in un sistema democratico.  Non solo, il suo comportamento antidemocratico e quello del suo governo si è caratterizzato da una pesante repressione nelle piazze e nelle aule giudiziarie, accompagnata dalla propaganda mediatica, contro ogni tipo di iniziativa del movimento.


NO, egregio prof., NOI siamo un MOVIMENTO che ha saputo costruire aggregazione e democrazia partecipata con consigli comunali, assemblee, riunioni, dibattiti, petizioni, presidi dei siti e grandi manifestazioni, un movimento con ragioni ben fondate per impedire la realizzazione di quest’opera.


Le voglio spiegare, visto che l’arroganza del potere le consente l’uso di tali definizioni, che le nostre pulsioni istintive e devastanti sono quelle dettate dal rispetto del territorio, dall’attenzione ai diritti dei cittadini, dall’uso oculato e razionale delle risorse pubbliche nella sostenibilità e nella legalità, dal convincimento  in un modello di sviluppo che valorizzi l’ambiente e le risorse locali. Secondo me queste sono i Valori che ogni buon politico, che si rispetti, deve tener presenti.

 

Ora mi consenta di chiederLe, quali sono i Valori che hanno ispirato Lei e il suo governo nella scelta di potenziare l’appartato bellico, di dotare lo stato italiano di bombardieri da guerra F35 e sommergibili per svariati miliardi?
Non sono queste scelte dettate da pulsioni istintive e distruttive, di morte?
E’ evidente che queste spese sono dettate da progetti che hanno al centro il predominio di stati su altri stati o minoranze. E’ ora di finirla col farci credere che il terrorismo internazionale vada sconfitto a suon di bombe e missili che portano distruzione e morte tra le popolazioni!


E come si spiega l’aver ridotto al lumicino gli investimenti sulla cooperazione per lo sviluppo delle economie locali nei paesi poveri?
Quale passo del Vangelo può ispirare un cattolico osservante come lei in tutto questo?


Mi consenta infine di chiederle a quale Valore di equità sociale e su quale scala di priorità s’ispira la sua politica di tagli ai fondi per la scuola pubblica, la ricerca, dei posti letto, dei presidi sanitari, i tagli ai fondi per l’assistenza disabili, per gli esodati, per le pensioni, ecc.. I tagli sul welfare per “tranquillizzare” i mercati sono serviti per finanziare i sistemi bancari e finanziari, le solite lobby del capitalismo nostrano e europeo?


Non sono queste pulsioni istintive, egoistiche e devastanti dei diritti di ciascun cittadino?

Sono sicura di non avere alcuna risposta, come sono certa che non ci sarà alcun risarcimento da parte dei politici per le tante e costosissime opere inutili che hanno devastato il nostro paese e portato questo enorme debito pubblico!


Noi CITTADINI NO TAV chiediamo RISPETTO E DEMOCRAZIA!

Tina Comba, cittadina No Tav, Rivoli.