vai alla home page

Bookmark and Share

 

Incubo espropri, tensione in consiglio comunale

Contestata la sindaca Amprino, intervengono carabinieri e digos

 

da Luna Nuova del 26-04-2013

 

Doveva essere un Consiglio tranquillo, di routine, con soli cinque punti all’ordine del giorno. Ma soltanto sulla carta.

 

Si sapeva che il nervosismo che serpeggia per la città di Cozio sul tema Tav, acuito negli ultimi giorni dall’annuncio degli oltre 500 proprietari interessati dagli espropri nelle frazioni orientali della città, sarebbe per forza di cose sfociato nel luogo dove si decidono le sorti della città. E così è stato, anche se in tarda serata.

 

Sono da poco passate le 23,30 infatti quando i primi cori di disapprovazione si alzano dal pubblico, composto in gran parte da attivisti No Tav, abitanti delle frazioni più toccate dal futuro cantiere, carabinieri e agenti Digos in borghese. La contestazione parte quando la sindaca Gemma Amprino sta abbozzando la sua risposta all’affondo di Giorgio Montabone, che ha appena definito «gravissimo» il fatto che «per la seconda volta, dopo il lancio dei gas lacrimogeni a San Giuliano, l’amministrazione di Susa sia stata scavalcata e lasciata all’oscuro di tutto», reiterando la richiesta, ancora una volta non presa in considerazione, di un consiglio comunale aperto.

 

Report del Comitato No Tav Susa-Mompantero

 

Stasera a Susa si é tenuto un Consiglio Comunale surreale.
Tra un intervento e l'altro di assessori e consiglieri ingessati e senza risposte, ecco spuntare una somma consistente per il restauro del teatro civico a fronte di altre esigenze della città, ben più pressanti.
Domande da parte della Minoranza e il TAV, che nessuno si era azzardato a nominare fino a quel momento, irrompe in Consiglio.

 

La sala é strapiena. I presenti sono quasi tutti abitanti delle frazioni, in particolare della frazione di San Giuliano, che dal TAV verrebbe letteralmente cancellata.

 

Il Consiglio non è aperto ma la gente é esasperata ed interviene lo stesso per controbattere alle dichiarazioni da "arrampicata di quarto grado su vetro levigato" del Sindaco.
Urla, insulti, domande gridate e, purtroppo, anche pianti. Pianti di persone non più giovanissime che hanno come prospettiva quella di vedere sbriciolata un' esistenza intera, tutta dentro quella casa che verrà abbattuta o inglobata da un cantiere e, quindi, resa inabitabile.

 

Intervengono i Carabinieri. Devo dire più che altro per tranquillizzare due persone particolarmente angosciate e disperate che sono così pallide da far temere il peggio.

 

Il Consiglio continua tra il rumoreggiare dei presenti, contestazioni varie e dichiarazioni lette da consiglieri che nulla hanno a che fare con quanto sta accadendo.

 

Come ha detto qualcuno: il cantiere de La Maddalena é tra boschi e cinghiali. Quello di San Giuliano sarà tra la gente.
E quello che si é visto stasera é solo l'inizio.