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Archiviata l'indagine, presidio dissequestrato
Poco più di tre anni fa un incendio aveva distrutto la baracca No Tav

 

di Marco Giavelli da Luna Nuova del 22-03-2013 – pag. 12

 

Bruzolo - A poco più di tre anni dall'incendio che aveva com­pletamente distrutto il presidio No Tav di Bruzolo, l'area su cui sorgeva ancora lo scheletro della baracca data alle fiamme da ignoti è stata dissequestrata. Il segnale è arrivato mercoledì mattina, quando a molti non è sfuggita la presenza di operai e ruspe impegnati a sgomberare e ripulire l'area. L'indagine per individuare i responsabili del rogo non ha dato però alcun esito: il procedimento, infatti, è stato archiviato dalla procura che nei giorni scorsi ha quindi disposto il dissequestro. «Ne prendiamo atto, anche se su altri fronti notiamo sempre una maggiore solerzia», è il commento a caldo di Luigi Casel, uno dei leader del movimento che tra l'altro, l'8 settembre scorso, aveva organizzato una giornata di pulizia dell'area circostante proprio per rilanciare la nascita di un nuovo presidio. Presidio che nel frattempo non è ancora stato rimesso in piedi, anche per una questione di costi non indifferenti da sostenere.

 

Il terreno su cui sorgeva la vec­chia casetta in legno è di proprietà dell'Arias che in settimana, anche su sollecitazione del sindaco Mario Richiero, ha incaricato una ditta locale di risistemare tutta l'area. Difficile dire cosa ne sarà di questo terreno: se il locale comitato NoTav ricostruirà un nuovo presidio o se il Comune di Bruzolo si farà avanti per diventarne proprietario. «È da anni che siamo interessati ad acquisire quell'area per una duplice finalità - spiega il primo cittadino - quando la crisi non era ancora entrata nel vivo, avevamo aperto un ragionamento con la Raicam per realizzare un nuovo parcheggio a servizio dello stabi­limento, qualora se ne fosse ravvi­sata la necessità, oppure un nuovo ingresso laterale per mettere in sicurezza la viabilità della zona ed evitare che i mezzi pesanti entrino in fabbrica dal pericoloso accesso lato statale 2 5, frontale al bivio per Bruzolo, dove sovente i camion di grosse dimensioni occupano con la coda la corsia opposta, creando pericoli alla viabilità».

 

Negli scorsi anni il Comune e l'Anas avevano avviato una trat­tativa abbozzando anche un atto di compravendita del terreno, ma poi la pratica si è arenata. «L'operazio­ne langue, ma speriamo ancora di venirne a capo - confida Richiero - sarebbe importante proprio per mettere in sicurezza quel tratto di viabilità locale».