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COMUNICATO STAMPA
Movimento NO TAV

Oggi il Movimento NO TAV e Alberto Perino sono stati fatti oggetto di attacco mediatico ingiustificato e vergognoso a causa dell’intervista a Perino pubblicata sul quotidiano "LA STAMPA" di Torino in edicola oggi 18 ottobre a firma di Niccolò Zancan a pag.7.
L’intervista era stata videoregistrata e con notevoli tagli era stata pubblicata sul sito on line del quotidiano al’indirizzo http://multimedia.lastampa.it/multimedia/in-italia/lstp/88572/ .

 

Al minuto 9’02’’ del già menzionato video, si odono chiaramente le voci dell’intervistatore sig. Zancan e di Alberto Perino sostenere il seguente scambio di domande e risposta:
Zancan: …resta la domanda, se domenica succede qualcosa di brutto e brutto intendo dire che la gente si fa male, o voi o i poliziotti…
Perino: no allora lì è diverso, noi siamo convinti che domenica succede qualcosa di brutto, i poliziotti faranno delle azioni incredibili per non lasciarci neanche avvicinare alle reti…
Zancan: E quindi?
Perino: E quindi le prenderemo come abbiamo sempre fatto.
Tale scambio è stato così riportato:
Zancan: E se domenica qualcuno si farà male veramente?
Perino: Noi siamo convinti che succederà qualcosa di brutto. Perché i poliziotti faranno delle azioni incredibili pur di non lasciarci nemmeno avvicinare alle reti del cantiere…
Zancan: E voi?
Perino: Prenderemo il cantiere.


La gravità della manipolazione compiuta, e la mutazione totale della frase pubblicata in forma scritta rispetto a quella pronunciata a video (peraltro non giustificabile da alcuna diversa alternativa interpretazione, posta la chiarezza dell’audio e del video) ha fatto si che si scatenasse un attacco non solo mediatico nei confronti del Movimento NO TAV e di Alberto Perino citato con nome e cognome addirittura dal ministro Maroni nella sua audizione al Senato.

In allegato copia della lettera inviata dall’avvocato Bertone al giornalista Zancan con la quale si contesta la manipolazione.

Movimento NOTAV, 18 ottobre 2011


Att.ne di
La Stampa – Sig. Niccolò Zancan
Via Marenco, 32
10126 Torino
Raccomandata A.R., anticipata via email all’indirizzo: niccolo.zancan@lastampa.it
Perino/La Stampa
Faccio riferimento alla mia di ieri, 17 ottobre 2011 sotto riportata, e alla Sua risposta da Lei
inviata via email questa mattina, con la quale Ella dichiara dapprima che “è impossibile
riportare 9 minuti di parlato sulla versione cartacea del giornale (problema di spazio)” e poi
aggiunge che “la versione completa del pensiero di Alberto Perino e' in rete sul nostro
sito”.


Per conto e nell’interesse del Sig. Alberto Perino devo purtroppo constatare, in primo
luogo, come non corrisponda al vero che tale versione video, pubblicata sul vostro sito
all’indirizzo http://multimedia.lastampa.it/multimedia/in-italia/lstp/88572/ è completa: vi
sono infatti tagli/interruzioni ai 45’’, 4’17,’’ 5’37’’, 5’49’’, 5’57’’, 6’38’,’ 6’49’’, 7’36’’, 8’24’’.
A questo proposito rammento che ieri Le era stato proprio espressamente richiesto dal mio
assistito che vi fosse pubblicazione integrale di domande, dichiarazioni, video.


Ciò che è più grave, tuttavia, è che la dichiarazione conclusiva da parte del Sig. Perino
contenuta nel video in questione, sia stata clamorosamente manipolata nella versione
cartacea del giornale La Stampa da Lei menzionata, in edicola oggi e a Sua firma, peraltro
identica alla versione online tuttora visibile all’indirizzo
http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/425359/.


Infatti al minuto 9’02’’ del già menzionato video http://multimedia.lastampa.it/multimedia/initalia/
lstp/88572/, si odono chiaramente le voci Sua e del mio assistito sostenere il
seguente scambio di domande e risposta:
Zancan: …resta la domanda, se domenica succede qualcosa di brutto e brutto intendo
dire che la gente si fa male, o voi o i poliziotti…
Perino: no allora lì è diverso, noi siamo convinti che domenica succede qualcosa di brutto,
i poliziotti faranno delle azioni incredibili per non lasciarci neanche avvicinare alle reti…
Zancan: E quindi?
Perino: E quindi le prenderemo come abbiamo sempre fatto.


Tuttavia, tale scambio è così stato da Lei riportato (allego stampata della versione online):


Volendo anche tralasciare per un attimo – ma non lo vogliamo – il dovere professionale di
correttezza del giornalista nel riportare fedelmente le dichiarazioni degli intervistati, Ella è
piemontese, nato e cresciuto a Torino, e dunque non può ignorare che nel gergo di questa
regione, e probabilmente anche di altre – “prenderle” significhi subirle, riceverle, in
particolare le botte: la frase conclusiva dell’intervista pubblicata del Perino era pertanto a
tenore passivo, e non conteneva alcun proposito a prendere alcun cantiere.


La gravità della manipolazione da Lei compiuta, e la mutazione totale della frase
pubblicata in forma scritta rispetto a quella pronunciata a video (peraltro non giustificabile
da alcuna diversa alternativa interpretazione, posta la chiarezza dell’audio, del video, ed il
fatto di essere stata resa a Lei in persona, quindi udita con perfezione) mi induce ad
avvisarLa che valuterò ogni iniziativa giudiziaria di tutela dei diritti del mio assistito.


Nel contempo, La invito formalmente ai sensi di legge a ritirare con effetto immediato
l’articolo online de quo http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/425359/ /
ovverosia a provvedere all’immediata correzione nel senso su indicato, dando ai lettori
contestuale notizia, a dimensione e caratteri ben visibili, dell’errore compiuto e della
presente diffida ricevuta dal Sig. Perino.


Parimenti, La invito a pubblicare nella giornata di domani, sulla versione cartacea del
giornale La Stampa, il medesimo avviso, con risalto e carattere idoneo a permettere a tutti
i lettori la piena comprensione di quanto avvenuto, e pertanto riportando, in articolo in
parte centrale del quotidiano, e non certamente relegato in colonne laterali, entrambe le
frasi: dapprima quella da Lei manipolata, e successivamente quella effettivamente
pronunciata dal Sig. Perino.


Ciò, comunque, senza che l’adozione da parte Vostra di quanto ora richiesto valga a
ridimensionare il danno già compiuto.


Distinti saluti.
Avv.Stefano Bertone