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Forse in Francia gli organi di informazione presentano i risultati del vertice di oggi con maggiore chiarezza?

http://www.lemoniteur.fr/147-transport-et-infrastructures/article/actualite/19575636-lyon-turin-ferroviaire-hollande-et-monti-rassurent-a-moitie
Monti e Hollande hanno cercato di rassicurare sulla sorte del progetto:

  • l'accordo del 30 gennaio 2012 sarà "presto" approvato dal Parlamento francese (è già passato un progetto di legge in Consiglio dei Ministri) e anche in Italia (su questo non ci sono notizie);
  • verrà presto nominato un "promotore pubblico" per rispondere alle osservazioni della Corte dei Conti francese riguardo alla mancanza di un "pilotaggio" dell'opera.

Resta il problema dei finanziamenti: appare sempre più difficile che l'Europa possa mettere il 40%. La prosecuzione del progetto dipende da questo finanziamento. Il presidente di Transalpine ammette la propria delusione perché Hollande non ha voluto fissare né una data di inizio dei lavori né l'eventuale durata. Dal vertice non è uscito altro che un impegno comune di Francia e Italia a "chiedere all'Europa di confermare la sua partecipazione finanziaria".


http://www.la-croix.com/Actualite/S-informer/Economie/France-et-Italie-signent-l-accord-sur-la-Ligne-a-grande-vitesse-Lyon-Turin-_NG_-2012-12-03-883127
Parigi e Roma devono ancora convincere l'Europa a finanziare il 40% del progetto.
"Occorre che Francia e Italia continuino nella loro opera di convinzione", ha dichiarato François Hollande, riconoscendo che "il finanziamento dipende molto dal bilancio europeo", sul quale finora non è stato raggiunto un accordo.

http://www.lemonde.fr/planete/article/2012/12/03/le-lyon-turin-nouveau-front-ecologiste-contre-le-gouvernement_1798764_3244.html
Fonti governative lasciano intendere che, in mancanza del finanziamento europeo, sarà impossibile portare avanti il progetto.
E non basta. Oltre a finanziare il tunnel, bisogna trovare i finanziamenti per realizzare le opere di accesso al tunnel e per rendere coerente il sistema globale di trasporto ferroviario: miliardi di euro totalmente a carico dello stato francese e degli enti locali. Mentre i sostenitori dell'opera vorrebbero rendere indipendenti le due fasi, quella nazionale e quella internazionale, molti riconoscono che sono complementari ed entrambe indispensabili per realizzare un sistema coerente.