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Ltf ci mette una pezza: lavori al Consorzio Valsusa
Tunnel Maddalena, opere fuori appalto per 6 milioni di euro alle aziende di scavi e costruzioni
L’accordo durerà 48 mesi, cantieri divisi in due lotti: a capo c’è l’ex deputato Luigi Massa

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 27/04/2012 – pag. 3

 

Il Consorzio Valsusa Piemonte si è aggiudicato i primi lavo­ri "fuori appalto" del tunnel della Maddalena, per una cifra che si aggira sui 6 mi­lioni di euro. Il Consorzio raggruppa pratica­mente tutte le ditte della valle che si occupano soprattutto di scavi e costruzioni. Per il cantiere della Maddalena si dovrà interes­sare di logistica.

 

I lavori fuori appalto coprono tutte quelle lavorazioni che non sono comprese nel contratto rinegoziato con L'Ati guidati da Cmc por lo scavo del tunnel. Era un segnale che Ltf doveva dare alla svelta, dopo le tante pressioni istituzionali per garantire lavoro alle ditte della valle. La scelta del Consorzio è trale ditte selezionate con l'accordo quadro bandito un anno fa dalla stessa Ltf. Con questo accordo quadro Ltf ha scelto una lista di imprese che si rendono disponibili a partecipare ai succes­sivi appalti per le "piccole opere" collegate al cantiere principale.

 

L'accordo quadro avrà una durata di 48 mesi. I lavori sono suddivi­si in due lotti. Il numero massimo di partecipanti per ciascun lotto dell'accordo quadro è fissato a sei, come prevede la normativa europea. Il primo lotto comprende i lavori per il sito di deposito dello smarino. Nel dettaglio si tratta di effettuare: i carotaggi; gli studi geotecnici per il progetto esecu­tivo; la prepara­zione di una su­perfìcie di 22mila metri quadrati; i lavori di stabiliz­zazione del sito; il trasporto dello smarino; la siste­mazione nel sito di deposito (la quantità prevista è di 250mila metri cubi).

 

li secondo lot­to comprende le opere civili ac­cessorie al cantiere di scavo. Nel dettaglio: lavori per le prese d'ac­qua necessarie al cantiere; la posa di condotte idriche; le recinzioni e gli ingressi; i terrazzamenti; la misure topografiche di dettaglio; opere varie di mitigazione am­bientale.

 

Ltf si impegna a pagare le ditte entro 45 giorni dalla presentazione delle fatture. Per i singoli lavori Ltf applica una "procedura negoziata" che prevede la scelta delle offerte economicamente più vantaggiose e la valutazione delle capacità tecnico-organizzative.

 

A guidare il consorzio che mette insieme ditte che stanno già lavo­rando a Chiomonte e ditte minori, è l'ex deputato valsusino del Pd, Luigi Massa. Terminata la sua esperienza come city manager del Comune di Napoli, si era presentato alle elezioni regionali con una lista a sostegno della Bresso. Negli anni l'ex segretario del Pds della valle di Susa ha sempre tenuto rapporti con il mondo delle imprese della valle, fino a costituire lui stesso un consorzio di imprese (Daedalus) con sede ad Avigliana.

Ferrentino mediatore: «ma non sarò mai un sì tav»

Da consigliere provinciale eletto in un collegio della valle di Susa, il sindaco di Sant'Antonino Antonio Ferrentino incontrerà il direttore generale della Cmc per chiedergli di rivolgersi il più possibile a ditte valsusine per i subappalti del tunnel della Maddalena. Lo stesso farà con l'amministratore delegato della Sitaf. Nei giorni scorsi Ferrentino ha già incontrato il direttore di Ltf e il presidente del consorzio di imprese Valsusa Piemonte, Luigi Massa. Di questa attività tiene informati sia il presidente della Provincia che quello della Regione.

 

Un'attività di mediazione che fa storcere il naso a chi lo ricorda in prima fila da presi­dente della Comunità montana bassa valle di Susa a guidare il fronte dei sindaci No Tav. Il consigliere provinciale di Sel respinge le critiche al mittente. «Mi sto semplicemente comportando da consigliere dei territorio - piega - Sto facendo quello che dovrebbe fare un "deputato di collegio" se ci fosse ancora o un rappresentante di un ente di valle come la Comunità montana che, però, in questo momento da una parte non svolge questo ruolo e dall'altra è sottoposta a una revisione da parte della Regione. Non sarò mai un SI Tav. Ma se i lavori a Chiomonte vanno avanti dobbiamo essere più contenti se ci lavora una ditta di Brescia, come sta accadendo per la canna di sicurezza del Frejus, oppure se almeno arriva lavoro alle imprese della valle?».

 

Ma Ferrentino si è messo a raccomandare imprese alla Cmc e a Ltf grazie al rapporto personale che ha da sempre con queste due controparti? «Sia chiaro che io non sponsorizzo nessuno e che non faccio nomi di ditte a Ltf e Cmc. Sto solo chiedendo a Ltf che arrivi lavoro alla valle nella massima trasparenza e che siano rispettate condizioni di pagamento accettabili. Ci sono ditte che devono ancora essere pagate da Rfi per lavori già svolti da tempo. A questo proposito, Ltf mi ha assicurato che pagherà a 45 giorni, mi pare una condizione ottima rispetto a quello che si vede in giro con gli appalti della pubblica amministrazione».

 

Per Ferrentino bisogna diffondere lo spirito della legge regionale "Cantieri, sviluppo e ter­ritorio", anche se, come ha precisato la stessa Ltf, è una legge che più che altro fornisce indi­rizzi. «Ma è importante che in valle facciamo la nostra parte. Le imprese valsusine stanno  dimostrando di essere capaci di mettersi insieme. Hanno capito che da sole non  possono competere nei subappalti, anche sul fronte dei prezzi, che devono essere competitivi»