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Corte dei conti: Moncenisio, Bocciata la linea ferroviaria

 

di Alberto Ghiara da Shippingonline.it  17/02/2012
http://shippingonline.ilsecoloxix.it/p/news/2012/02/17/APN2BYuB-bocciata_moncenisio_ferroviaria.shtml

 

Genova - La Corte dei Conti di Parigi ha sancito il fallimento degli obiettivi commerciali, almeno finora, di due importanti autostrade ferroviarie, la Aiton-Orbassano e la Perpignan-Lussemburgo. Entrambe infatti, a qualche anno dalla loro inaugurazione, non sono in grado di sostenersi senza aiuti pubblici e non possono quindi seriamente candidarsi a fare concorrenza al trasporto su gomma. La prima, lunga 175 chilometri, interessa anche l’Italia, perché si tratta del tracciato che in futuro dovrebbe essere sostituito dalla linea Torino-Lione, la cosiddetta Tav oggetto di pesanti contestazioni negli ultimi anni.

 

Il 29 gennaio 2001, a Torino, i governi italiano e francese avevano deciso, in attesa che fosse realizzata la Tav, di sviluppare i traffici lungo la linea del Moncenisio, risagomando il tunnel in maniera che potessero passarci anche i vagoni delle autostrade viaggianti, quei treni cioè che caricano a bordo camion interi o trailer senza motrice. La linea è stata affidata alle due compagnie nazionali, ossia Sncf per la Francia e Trenitalia Cargo per l’Italia. Un accordo del 2009 prevede che il servizio venga affidato a privati o, in assenza di interessati, venga dato in concessione come servizio pubblico.

 

A distanza di più dieci anni dalla sua nascita, un rapporto della Corte afferma che «nessuno degli obiettivi fissati al momento del lancio dell’esperimento è stato raggiunto e neanche avvicinato» e questo sia «che si tratti del numero di convogli al giorno, del volume di merce trasportata o delle prestazioni commerciali». L’accordo del 2001 prevedeva che entro il 2006 la sagoma del tunnel del Moncenisio venisse allargata. I lavori sono terminati, in ritardo, nel dicembre 2010. In un anno, però, la situazione non è migliorata: «Nell’ottobre 2011, ossia quasi un anno dopo l’allargamento del tunnel, gli autotrasportatori non potevano inviare camion di misura standard fra Francia e Italia con l’autostrada ferroviaria».

 

Il rapporto cita problemi di natura tecnica e di costo, e soprattutto sottolinea come Rfi, il gestore della rete ferroviaria italiana, non abbia saputo garantire la manutenzione della tratta di sua competenza, di cui si sta quindi occupando temporaneamente Sncf. E così il servizio, che comprende quattro treni al giorno, continua a succhiare soldi pubblici, stimati in 7 milioni di euro all’anno fino al 2010 e in 5 milioni nel 2011 da parte di ognuno dei due Stati. La Perpignan-Lussemburgo è una linea molto più lunga, oltre 1.000 chilometri, ma non riesce lo stesso a garantire economie di scala tali da sopravvivere senza l’aiuto pubblico, almeno fino ad adesso.

 

Nelle scorse settimane su questa linea è stato sperimentato un treno lungo 850 metri, ma anche questa misura non è stata sufficiente a evitare il giudizio negativo dei magistrati parigini. «Il servizio sull’asse Perpignan-Lussemburgo - scrivono - ha trasportato 24.500 camion nel 2010 e 36.500 nel 2011, paragonati a 1,1 milioni trasportati dalle navette ferroviarie attraverso il tunnel della Manica». Nel 2015 si potrà arrivare a 120 mila: una quota ritenuta troppo bassa per incidere davvero sul riequilibrio modale voluto dalla Francia e chiesto dall’Unione europea.

 

Vedi il capitolo "autoroutes ferroviaires" nella relazione della Corte dei Conti francese