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Costi To-Lione e nuova Ltf: oggi l'ok della Cig

 

di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 11/10/11 – pag. 3

 

Oggi si svolge la riunione della Cig che dovrebbe dare il via alla nuova Ltf e sancire la nuova ripartizione dei costi del Tav tra Francia e Italia: 57,9 per cento a carico dell'Italia e 42,1 per cento a carico della Francia. Con un costo della tratta internazionale tagliata del tunnel dell’Orsiera che scende a 8,2 miliardi di euro, la quota per l'Italia (al netto del 30 per cento che il 19 ottobre dovrebbe essere confermata dall'Ue) scende a 3,3 miliardi contro i 2,4 della Francia.

 

Nella nuova società appaltante, la nuova Ltf, oltre alle due società di proprietà delle reti ferroviarie (Rfi e Rff) entreranno anche i due governi e quasi sicuramente le due regioni (Piemonte e Rhone Alpes) che con l'Unione europea avranno funzioni uditrici senza quote e senza voto. Altra cosa sarà la "società di corridoio", che dovrà gestire in maniera ampia l'intermodalità tra Italia e Francia, dove oltre alle regioni confinanti ci saranno anche i privati.

 

Intanto, è stata formalmente costituita la Cabina di pilotaggio per le misure che deriveranno dalla legge regionale su sviluppo e cantieri. Ne fanno parte Mario Virano come commissario di governo, l'assessora Barbara Bonino, delegata dal presidente della Regione Cota (che lo presiede), e Antonio Saitta, presidente della Provincia.

 

L'articolo 5della legge su cantieri e sviluppo prevede che il co­mitato di pilotaggio sia composto dal Commissario straordinario di governo, da un rappresentante designato dalla giunta regionale che lo presiede, da un rappresentante della Provincia e da «un rappre­sentante del territorio interessato indicato dagli enti locali coinvolti, ove designato». Su questo punto c'era stato il timore espresso da alcuni comuni valsusini di vedersi defraudati a favore di Torino o di qualche comune della cintura. Si era anche parlato di designare un rappresentante dell'Anci (che è presieduto in Piemonte dal sindaco di Rivalta). Alla fine si è scelto di non nominarlo. L'assessora regio­nale Benino in una lettera ai Comuni ha poi spiegato che i sindaci potranno dare il proprio contributo nell'indirizzo delle azioni per favorire lo sviluppo del territorio in rapporto ai cantieri nei lavori dei tavoli territoriali.

 

L'altro organismo previsto dalla legge sulla démarche è la struttura di coordinamento tecnico-operativa che è composta da rappresentanti tecnici delle stesse istituzioni. Susa, che rimane l'unico comune, insieme a Chiomonte, dove si vedranno i cantieri del Tav in valle di Susa, per bocca del sindaco Gemma Amprino, chiede comunque che le azioni di sviluppo partano da lì e che oltre ai progetti per di­minuire l'impatto ambientale e sanitario il Comune sia aiutato nella sistemazione urbanistica.

 

Intanto, venerdì 21 ottobre, proprio i problemi connessi ai cantieri e i rischi di infiltrazioni mafiose saranno esaminati in Prefettura con i vertici dell'antimafia.